Si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Benevento, dinanzi al secondo collegio sannita, l’udienza a carico delle diciannove persone rinviate a giudizio nel giugno dello scorso anno, ipotizzando una serie di accuse contestate a vario titolo nei confronti degli imputati: dall’associazione per delinquere all’intestazione fittizia dei beni, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, alla dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e l’indebita compensazione.
Imputati nel processo Nicola Panella, 59 anni, di Montesarchio, Danila D’Apice, 42 anni, di Montesarchio, Nicola Panella junior, 34 anni, di Montesarchio, Erminio Panella, 35 anni, di Montesarchio, Costanza Panella, 69 anni, di Montesarchio, Michele Luciano, 66 anni, di Prato, Nicola Intorcia, 58 anni, di Benevento, Gerardo Sgambato, 27 anni, di San Marco dei Cavoti, Giovanna Vinciguerra, 40 anni, di Pesco Sannita, Corrado Paitoni, 55 anni, residente in Svizzera, Franco Caccaro, 59 anni, residente in Svizzera, Alessandro Di Palma, 55 anni, di Pratola, Vincenzo Di Vicino, 28 anni, di Napoli, V. D. A., 47 anni, di Avellino.
Impegnati nel processo, tra gli altri, gli avvocati Angelo Leone, Luca Russo, Pierluigi Pugliese, Marianna Febbraio, Luca Guerra, Stefano Travaglione, Vittorio Boccieri, Roberto Altavilla, Luigi Alaia, Simona Barbone, Paola Forcione, Giuseppe Di Gaeta, Marcello D’Auria e Fiore Pagnozzi. Questa mattina il collegio ha rinviato l’udienza al 22 giugno prossimo per difetti di notifica per alcuni imputati.
L’inchiesta su Panella e il sequestro del Bei Park
Parliamo dell’inchiesta che portò lo scorso 30 luglio 2020 all’arresto del 59enne Nicola Panella, di Montesarchio, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento.
L’uomo era finito in carcere per associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di beni, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione, nonché un decreto di sequestro preventivo di sette società, di beni strumentali, di beni mobili e immobili alle stesse intestate tutte riconducibili all’arrestato, tra cui il Bei Park ad Apollosa e un immobile a Montesarchio. Inoltre nell’abitazione e nello studio a carico di un indagato nel comune di Montesarchio i militari trovarono un milione di euro in contanti. Secondo l’accusa Panella, per evitare il rischio di misure patrimoniali nei suoi confronti si sarebbe spogliato di beni immobili e quote societarie. Il 56enne poi aveva ottenuto i domiciliari e nel gennaio 2021 era tornato in libertà.