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Clemente Maiello, 47 anni, di Arpaia è stato nuovamente arrestato, per la terza volta in meno di trenta giorni, dopo aver violato per due volte la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il Gip, Dott.ssa Di Carlo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, aggravando la misura già applicata in precedenza. 

Tutto ha avuto inizio a settembre, quando a Maiello è stato imposto il divieto di avvicinamento alla vittima di un’estorsione. Una misura preventiva per evitare ulteriori contatti con la persona offesa. Tuttavia, pochi giorni dopo, il 47enne ha violato il provvedimento, avvicinandosi alla vittima e rendendosi quindi protagonista di un comportamento che lo ha condotto al primo arresto e alla detenzione nel carcere di Benevento. Nonostante la violazione, il legale difensore di Maiello, l’avvocato Vittorio Fucci, è riuscito a ottenere la sua scarcerazione. Il Gip aveva accolto la tesi difensiva, ritenendo sufficiente la misura cautelare originaria e disponendo il rilascio dell’indagato.

Non passano molti giorni prima che Maiello si ritrovi nuovamente al centro della scena. Un’altra violazione del divieto di avvicinamento porta a un secondo arresto, che lo costringe ancora una volta a fare i conti con la giustizia. Questa volta, però, il Gip aveva optato per una misura meno restrittiva: gli arresti domiciliari. La Procura aveva insistito per un aggravamento della misura e il ritorno in carcere, ma le argomentazioni della difesa hanno prevalso, permettendo a Maiello di scontare la pena a casa.

La vicenda ha subito un ulteriore sviluppo nelle ultime ore. Il Gip Di Carlo, esaminando l’ennesima violazione, ha deciso di disporre la custodia cautelare in carcere, aggravando la misura originaria. Si tratta della terza volta che Maiello viene arrestato in meno di un mese, una circostanza che evidenzia la sua mancata osservanza delle disposizioni imposte dalla giustizia. Questa volta la magistratura ha deciso per una linea più dura, vista la recidiva di Maiello nel non rispettare gli obblighi imposti.

La figura di Clemente Maiello non è nuova alle cronache giudiziarie. Oltre all’accusa di estorsione che ha dato origine alle misure cautelari, l’uomo ha un passato segnato da due omicidi colposi stradali commessi tra la Valle Caudina e la Valle di Suessola, reati per cui ha già scontato una pena. La sua fedina penale, dunque, evidenzia un trascorso di condotte gravi e pericolose, che si sommano ai recenti procedimenti.