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Benevento – Sette gol in sette incroci, se non è un incubo lui tanto vale cancellare la parola dal dizionario calcistico. Nwankwo Simy torna a Benevento, e le modalità sono da thriller mozzafiato. Ha firmato con il Parma nell’ultimo giorno di mercato, come se avesse fatto caso al calendario per aspettare il momento giusto. Debutto contro la Strega al Vigorito, roba da leccarsi i baffi per uno con quei numeri lì, da killer di streghe.

A nessuna squadra ha segnato così tanto, vivendo in particolare due momenti clou: la tripletta della stagione 2019/20 in serie B  e il gol segnato al Vigorito nella penultima giornata dello scorso campionato di serie A, che permise  al suo Crotone già spacciato di agguantare l’1-1 all’ultimo minuto condannando di fatto alla retrocessione il Benevento di Inzaghi. La firma sul delitto perfetto. 

Curioso, più in generale, il ruolo giocato dagli attaccanti nella letteratura di Benevento-Parma, una storia fatta di mercato e fantamercato. Basti pensare a Fabio Ceravolo, trasferitosi dal Sannio all’Emilia nell’estate 2017 e autore di gol decisivi per la promozione in A di quella stagione. Oppure all’affare mancato, quello legato a Gervinho dell’estate 2020. Un tira e molla durato mesi, una telenovela chiusa senza lieto fine perché il Parma non fece sconti. Un po’ il ragionamento attuato dalla dirigenza sannita su Lapadula, che sarebbe stato il grande ex del confronto ma per ragioni ormai note non sarà in campo. 

Il valzer delle punte dell’ultima finestra di mercato, con la complicità di alcuni incastri, avrebbe potuto riportare in auge l’asse Benevento-Parma con Gennaro Tutino indiziato numero uno. L’attaccante partenopeo è sempre piaciuto a Vigorito e Foggia, ma non si sono mai creati i presupposti concreti per la riuscita dell’affare, solo ammiccamenti. Nel Sannio è rimasto Moncini, che all’andata sbagliò un gol clamoroso a tu per tu con Buffon pochi minuti prima della beffa finale di Mihaila. Ed è rimasto soprattutto Roberto Insigne, che con la maglia del Parma conquistò la promozione in A nel 2017-18 al fianco di Ciciretti e Ceravolo. Le recenti voci di mercato avevano coinvolto anche chi attaccante non è, come Kamil Glik, che non si è mosso però da Benevento anche a causa di un ingaggio troppo alto. 

Al Vigorito si rinnoveranno altri due incroci suggestivi. Beppe Iachini ritroverà infatti Pasquale Foggia, che ha allenato nella stagione 2011/2012 quando era alla guida della Sampdoria in serie B. Un connubio fotografato da un’immagine: quella dell’attuale direttore sportivo della Strega che ruba il ‘mitologico’ cappellino del mister dopo un 3-1 a Marassi contro la Reggina

Il tecnico di Ascoli Piceno è stato anche tra i primi in Italia a saggiare le capacità tecniche di Diego Farias al Chievo. Era il campionato 2007/2008, il brasiliano aveva soli 19 anni e faceva razzie di avversari nel campionato Primavera. Iachini non ebbe il tempo di farlo esordire in quanto fu esonerato dopo soli due mesi. Lo ha ritrovato nella stagione 2018/19 subentrando sulla panchina dell’Empoli. Sei presenze e un gol alla sua corte per l’attuale esterno del Benevento, che attende ancora di debuttare con la nuova maglia.