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Faccio i piaceri alla gente … io faccio i favori … in continuazione … poi sono sempre il Presidente della Comunità Montana. Gestisco 14 comuni, è meglio tenermi amico no nemico”. Queste le parole di Gennaro Caporaso, 47enne sindaco di Tocco Caudio (ora sospeso dall’incarico), mentre discute con una donna che gli chiede una raccomandazione per un posto, registrate dalle cimici ambientali nascoste dai carabinieri nella sua auto e riportate da ‘Il Fatto Quotidiano‘.

Il presidente della Comunità Montana del Taburno e, da pochi giorni, responsabile provinciale di Benevento del dipartimento Autonomie locali di Fratelli d’Italia, è finito nella giornata di ieri ai domiciliari, in seguito a una indagine coordinata dalla procura di Benevento, diretta da Aldo Policastro, in merito a delle gare e appalti truccati, anche per l’affidamento del servizio di accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati. In carcere è finito, invece, l’imprenditore Nicola Panella, 59 anni di Montesarchio, che avrebbe beneficiato dei favori. Obbligo di firma per Massimo Pagnozzi, 62 anni, un agente della polizia municipale di Montesarchio. Altre dieci persone sono indagate.

Come spiega il quotidiano l’inchiesta parte per dei sospetti sul coinvolgimento del sindaco in due episodi criminosi tra l’agosto e il settembre del 2021, quando prima furono sparati quattro colpi di fucile contro la serranda del bar Roma di Tocco Caudio e poi fu fatta esplodere una bomba carta sotto la finestra di un’abitazione. Dalle indagini era venuta fuori una denuncia per truffa di uno zio dei proprietari dell’esercizio commerciale contro Caporaso per la compravendita di una casa. Dall’ascolto delle conversazioni non emersero collegamenti tra il sindaco e le intimidazioni, ma gli inquirenti scoprirono le storie degli appalti truccati.

Turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di valori i reati a vario titolo ipotizzati. Gli inquirenti hanno accertato una “sistematica attuazione di un modus operandi volto a turbare la regolarità di alcune procedure pubbliche” del Comune di Tocco Caudio. La prima presunta turbativa riguarda una gara d’appalto per dei lavori di messa in sicurezza e sistemazione di una strada, “Fosso dei morti – Cesche dei corvi – Sorgente poveromo – Acquasanta – Le Martine”: secondo l’accusa, attraverso la collusione tra il sindaco e il vigile urbano indagato (membro della commissione di gara) sarebbe stata “individuata a monte” l’impresa aggiudicataria, il cui titolare era legato a Caporaso “da un rapporto di asservimento”, tanto che nelle more dell’aggiudicazione, il primo cittadino gli avrebbe commissionato informalmente piccoli lavori di manutenzione stradale “per accontentare il proprio elettorato”. Lavori che l’imprenditore ha eseguito “a titolo di favore”.

Altra gara incriminata quella per l’affidamento del servizio di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. In questo caso, sempre secondo l’accusa, il sindaco avrebbe promosso la costituzione di una associazione temporanea di imprese, che avrebbe favorito per farle vincere l’appalto (individuando ad esempio l’immobile da destinare all’accoglienza dei minori, pur sapendo che i locali non erano ancora idonei): cosa che poi non è avvenuta solo “per una difficoltà tecnica”. In merito a questa vicenda viene intercettata una conversazione in auto tra il sindaco e una donna, indagata a piede libero, proprietaria dell’immobile individuato per ospitare i migranti. Facciamo il bando per i neri, il bando”, dice il sindaco alla signora. “Sta tutto bene, non diciamo niente, ma io penso tra un mese è tutto a posto …. definiamo tutto le cose, poi la settimana prossima si fa il bando … fai conto che da adesso ad un mese ti chiamano per fare il contratto”.

“Gravi indizi” pesano sul sindaco anche per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani del Comune, assegnato nel 2022 all’impresa che risultava già affidataria del servizio, “in violazione del principio di rotazione” e proprio per un periodo di due anni, coincidenti con il termine del mandato del sindaco. Il ‘reale dominus’ della società aggiudicataria è stato arrestato ed è indagato anche per trasferimento fraudolento di valori, per un passaggio di quote societarie a due prestanome. La società, i suoi assett, i beni mobili e immobili sono stati sequestrati.