Tempo di lettura: 2 minuti

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del gruppo ‘Insieme per Apice’, Donato Limongelli, Maria Albanese, Vincenzo Montenigro e Filippo Iebba.

Il 6 marzo 2025 i consiglieri comunali “Insieme per Apice” chiedono, secondo le regole statutarie del comune di Apice, al Presidente del consiglio la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere pubblicamente dell’episodio riportato dalle Iene, riguardante una truffa nei confronti di molti cittadini apicesi da parte di società finanziarie.
Ieri si è celebrato il consiglio all’Odg era anche inserita la richiesta del consiglio straordinario pubblico.
A tal riguardo è stato risposto, da chi per statuto deve inserire la richiesta di convocazione consiglio comunale e quindi la discussione degli argomenti proposti dalla minoranza, che la richiesta non era accettabile perché gli argomenti non erano di competenza del Consiglio comunale e che la stessa veniva messa in votazione per essere respinta dal consiglio.
Si è celebrata ieri una pessima pagina di antidemocrazia che ha leso fortemente i diritti doveri dei consiglieri: richiedere convocazione straordinaria per la discussione ed eventualmente deliberazione argomenti proposti dai consiglieri richiedenti in numero legale per la richiesta.
Sinceramente non abbiamo capito il perché di tale arroganza, non abbiamo capito il perché mostrare i muscoli della loro maggioranza, il perché negare una discussione su argomenti così sentiti portati alla ribalta da un servizio televisivo nazionale!
Noi vogliamo solo capire in che modo si poteva stare vicino ai tanti truffati! Discutere serenamente con loro e far sentire la nostra presenza!
Resta in noi amarezza e sconforto per questa vicenda: chiudersi a riccio, non ammettere la discussione, negare un diritto dei consiglieri: dov’è finita quella trasparenza, quella democraticità di cui fanno vanto in altre circostanze? Dire qui comando io evoca in noi tempi bui”.

Leggi anche

VIDEO/ Truffatore per ‘Le Iene’, Molinaro si confessa: “Infangata la mia immagine”