“L’Università sia aperta e inclusiva e sappia coniugare nuova conoscenza e capacità critica e sfide globali”. Questo l’auspicio del Rettore Gerardo Canfora al suo ultimo mandato in occasione della Cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico, svoltasi questa mattina come da tradizione all’Auditorium Sant’Agostino. L’Unisannio si presenta all’appuntamento con buone credenziali, potendo vantare oltre il 19% delle immatricolazioni rispetto a quelle dello scorso anno, ma deve fare i conti con una riduzione sensibile di assegnazione di fondi statali, pari ad oltre 2 milioni di euro. D’altra parte l’Università ha saputo intercettare cospicue risorse finanziarie straordinarie, che le hanno consentito di consegnare agli studenti e ai docenti numerose opere pubbliche negli ultimi tempi, mentre altre sono in via di conclusione. Peraltro, al San Vittorino è ormai prossimo il cantiere per la realizzazione di 65 residenze universitarie anche con Palazzo Zoppoli.
Questa mattina al Sant’Agostino erano presenti autorità civili militari e religiose: il Prefetto Raffaela Moscarella, l’arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Felice Accrocca, il Questore Giorgio Trabunella, il Comandante dei Carabinieri Enrico Calandro, il senatore Domenico Matera, l’assessore regionale Felice Casucci, il consigliere regionale Luigi Abbate, il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, nonché due Rettori emeriti, Filippo de Rossi e Aniello Cimitile. La lectio magistralis è stata tenuta dal climatologo Antonello Pasini.
Il sindaco di Benevento nel dare il suo saluto ha sottolineato: “Ringrazio il Rettore Canfora per quanto di straordinario fatto in questi anni. Auguro alle università e mi rivolgo ai Rettori di quelle del Mezzogiorno di continuare ad avere fiducia nonostante le poche risorse a disposizione. Purtroppo dalle nostre realtà continuano a emigrare tanti giovani verso le università del Nord e bisogna lavorare su questo aspetto per i giovani meridionali”. Un saluto è stato dedicato anche agli studenti: “Siate dei viaggiatori dell’ Ulisse. La cultura della comprensione del noi e avere l’alleanza costruttiva del futuro”. Infine ha aggiunto: “Occorre fabbricare un mondo diverso dell’Università, che presenta grandi e vistose differenze”.
Ha preso quindi la parola Anna Polyatykin, rappresentante della componente studentesca, che ha sottolineato il diritto allo studio quale fondamentale approccio con il mondo accademico e della ricerca per ogni ragazzo o ragazza. Dopo i saluti di Markus Filibus, studente internazionale, e Maria Labruna, rappresentante del personale tecnico-amministrativo, la parola è passata al Rettore: “L’Università è da sempre riconosciuto un pilastro fondamentale della società. Ma non possiamo non sottolineare come questo mondo è messo pressione quotidianamente. Per me quando ho mossi primi passi nell’Università quel luogo era considerato come un luogo di riscatto sociale, un biglietto per il futuro. Posso constare che anche oggi è un biglietto per il futuro. E’ un ascensore sociale in un paese immobile da tempo”. Il Rettore quindi ha sottolineato come pianificare i nuovi investimenti non sia stato semplice dopo i tagli decisi a luglio dal Governo e una crescente precarizzazione del personale accademico. “Puntiamo a processi di continuo miglioramento rivediamo la nostra offerta didattica per essere sempre in linea alle aspirazioni dei giovani e alle esigenze di una società che cambia velocemente. Stiamo lavorando sul potenziamento delle nostre infrastrutture aule e laboratori sempre attrezzati”. Canfora ha spiegato come si vuole puntare soprattutto sull’accoglienza: “Le immatricolazioni registrate quest’anno è un trend positivo per la nostra università”. Canfora ha poi ha aggiunto: “Lavoriamo sull’accoglienza in un contesto dove i trasporti sono davvero un problema. Vivere e studiare su questo territorio è una speranza forte. L’acquisizione dell’Una Hotel da parte del Conservatorio Musicale è importante”. Il tema principale di questa mattina era tuttavia il clima globale e a questo riguardo il Rettore ha sottolineato: “Noi mettiamo in campo competenze e responsabilità oltre al supporto tecnico. Gli scenari geopolitici sono in continuo cambiamento e ci fanno temere che la situazione possa solo peggiorare”.
Il climatologo Pasini, prendendo la parola per la sua Lectio ha spiegato: “Mostrare la realtà sul clima, ma il cambiamento climatico non è una sciagura, ma una buona notizia in quanto questo cambiamento è frutto dell’uomo non naturale. Siamo dunque in grado di agitare e limitare le cause. Dobbiamo farlo”.