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Una mattinata di emozioni e passione al Convitto Nazionale “Pietro Giannone“. Merito di Gianpaolo Imbriani e del suo “Storia di una promessa“, il racconto della missione intrapresa in omaggio a suo fratello Carmelo, l’indimenticato campione scomparso nel febbraio del 2013. E se l’obiettivo era tenere vivo il ricordo del 7 giallorosso allora la missione è riuscita. A dirlo è l’entusiasmo con cui i piccoli alunni del Giannone partecipano all’iniziativa: sciarpe, cori e persino un tamburo accolgono Gianpaolo. E poi quella t-shirt divenuta già iconica con l’immagine di Carmelo che esulta per un gol. “Una foto in bianco e nero, senza colori, perchè il suo esempio è patrimonio di tutti” – spiega Gianpaolo che poi ripercorre le tappe di un viaggio che lo ha portato ovunque: trecentocinquantamila chilometri percorsi in giro per il mondo, un tour de force animato dalla voglia di trasmettere i valori e i sentimenti che hanno caratterizzato la vita di un ragazzo andato via troppo presto, quando era appena cominciata la sua carriera da allenatore. A Benevento, ovviamente. “Perchè nel raccontare Carmelo dobbiamo partire dalla sua umiltà e dalla sua identità. Anche quando era diventato ormai un calciatore di Serie A, e il suo nome compariva sulle prime pagine dei quotidiani sportivi italiani, appena ne aveva la possibilità faceva ritorno al suo paesello, dalla sua famiglia e dai suoi amici” – ricorda Luigi Trusio, giornalista de “Il Mattino” e amico d’infanzia dell’ex calciatore. Poi spazio al libro, alle trecento pagine di un volume suddiviso in tre parti: la prima racconta la malattia di Carmelo e il suo incedere, la seconda tratta la storia di una promessa fatta da Gianpaolo al fratello, la terza riguarda il viaggio compiuto nei cinque continenti. Viaggio interrotto solo dal Covid, ma pronto a regale nuove emozioni.