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Il comune di Vitulano interviene duramente sui contenuti e sulle immagini destinate alla diffusione nel programma televisivo “Il provinciale” che andrà in onda domani su RAI 2. A deliberarlo è stata la giunta che si è affidata a un noto studio milanese, specializzato in tutela della proprietà intellettuale, per chiedere l’immediata rettifica o rimozione di notizie che rappresentano una distorsione storica.

“I marmi utilizzati da Vanvitelli per la Reggia di Caserta – fa sapere il sindaco Raffaele Scarinzi . sono indubitabilmente quelli di Vitulano come menzionato direttamente dal grande architetto nei suoi scritti e come riconosciuto dalla Reggia stessa che ha coinvolto proprio e solo il comune di Vitulano nella celebrazione dei 250 anni dalla scomparsa di Vanvitelli”.

Nel mirino del primo cittadino, in particolare, finisce l’ostinazione del presidente del Parco del Taburno nel diffondere notizie che impoveriscono il patrimonio di storia cultura e attendibilità dell’intero territorio.

Di seguito il testo della richiesta di rettifica urgente inviata alla Rai dallo studio legale “LGV Avvocati”.

Gentilissimi Signori, scriviamo in nome e per conto del Comune di Vitulano che, con delibera in data odierna, ci ha conferito specifico mandato al fine di significare e comunicare quanto segue.

E’ in corso di programmazione proprio tra oggi e domani (8 gennaio 2023) sulle reti RAI la trasmissione condotta da Federico Quaranta dal titolo “Il Provinciale”. La puntata in oggetto è incentrata sulla città di Benevento e la relativa provincia, della quale ultima vengono presentati i tesori paesaggistici in uno con quelli storico- culturali. Più nel dettaglio va detto che la trasmissione si occupa diffusamente del contesto territoriale del massiccio del Taburno – Camposauro e dei comuni che sorgono alle sue pendici. Le interlocuzioni per la realizzazione di talune parti della puntata in questione sarebbero intervenute con l’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro che avrebbe fornito informazioni e/o notizie poi confluite nella trasmissione. La presente viene inviata per conoscenza (e per quanto di ragione) anche all’Ente da ultimo menzionato.

Ebbene, proprio in questo ultimo contesto narrativo si inserisce un gravissimo errore storiografico relativamente alla provenienza dei marmi utilizzati dal celebre architetto Luigi Vanvitelli per la realizzazione della reggia di Caserta. Nella trasmissione in parola tali marmi vengono indicati come di provenienza dal Comune di Cautano, con affermazioni e indicazioni che sono del tutto erronee sotto molteplici e concorrenti profili. La circostanza si evince inequivocabilmente dal fatto che le riprese sono state effettuate dagli operatori RAI presso cave site in territorio di Cautano che sono del tutto estranee a quella di provenienza del pregiato e inconfondibile marmo di Vitulano (del pari le immagini che circolano sono chiaramente riferite a tali siti impropri). Non a caso, infatti, la stessa Reggia di Caserta ha richiesto al Comune di Vitulano – e non già ad altri enti – di poter riprodurre le immagini della Cava Uria dalla quale provengono i veri marmi di Vitulano utilizzati presso la Reggia casertana.

La provenienza dei pregiatissimi marmi utilizzati nella Reggia di Caserta (e non solo) è, infatti, univocamente e incontestabilmente Vitulano. Non a caso il marmo in parola è denominato marmo di Vitulano, segno che distingue e individua una serie di caratteristiche tipiche che sono uniche e irripetibili delle cave vitulanesi. Il marmo estratto a Cautano nulla ha a che vedere con dette specifiche caratteristiche. La provenienza vitulanese dei marmi della Reggia di Caserta – in particolare utilizzato per comporre lo Scalone d’onore” – è universalmente attestata ed è ricavabile da una mera lettura dei testi relativi alla Reggia (anche quelli destinati alla divulgazione spicciola). Non solo. Il Comune di Vitulano è stato individuato dalla stessa dirigenza della Reggia casertana come uno dei partners (unitamente al Comune di Caserta) nell’ambito delle celebrazioni del 250mo anno dalla scomparsa del Vanvitelli. Solo quali primi riferimenti sul punto si allegano qui estratti degli scritti vanvitelliani e attestazioni della dirigenza della Reggia di Caserta – tra cui la predetta richiesta di utilizzazione delle immagini della citata cava Uria-, con riserva di ulteriori approfondimenti ove questi si rendessero necessari.

A fronte della facilità di rinvenimento delle notizie circa la fama e la provenienza vitulanese dei marmi in parola, stupisce (e non poco) come gli autori della trasmissione non abbiano effettuato le dovute verifiche al riguardo.

Per quanto concerne la l’Ente Parco Regionale del Taburno – Camposauro va detto che lo stesso appare diffondere e promuovere siffatte notizie errate sulle proprie pagine istituzionali (ad esempio sui social quali Facebook) nelle quali si fa espresso riferimento ai marmi “rossi” di Cautano come a quelli pretesamente utilizzati dal Vanvitelli “nella realizzazione del palazzo reale”.

Come detto, si tratta di una gravissima distorsione storica che, ove non rettificata e urgentemente corretta, verrebbe ulteriormente propalata e diffusa per il tramite di trasmissioni televisive di portata nazionale. Si ricorda che la tradizione dei marmi di Vitulano è risalente ed attestata storicamente per il suo utilizzo non solo presso la Reggia ma anche in altri prestigiosi contesti quali quello del palazzo del Cremlino a Mosca. Tale tradizione trova una sua attuale manifestazione nell’annuale simposio del marmo di Vitulano che si tiene ogni anno nella centrale piazza SS. Trinità ed è altresì attestata dalla presenza di numerose sculture in marmo presenti in ogni angolo del paese.

Siamo difronte ad un’usurpazione evidente di pregi artistico- culturali in danno della comunità vitulanese e delle sue millenarie tradizioni. Nel presentare i marmi della Reggia quali marmi estratti in altro Comune, diverso da Vitulano, la trasmissione in parola sta provocando una dissipazione ingiustificata del patrimonio immateriale di un’intera comunità e dei beni materiali che ne sono espressione e testimonianza. Si è lesa (e si continuerebbe a ledere ove la si reiterasse la puntata in oggetto) una delle più importanti espressioni di identità culturale collettiva della cittadinanza vitulanese, espressione che, vista l’importanza e l’unanimità delle fonti, ben può ritenersi tutelabile ai sensi delle Convenzioni UNESCO. A ciò si aggiunga che “marmo di Vitulano” è un sicuro segno identificativo e marchio di fatto avente portata storica che è oggetto di annacquamento e svilimento per il tramite di informazioni storicamente erronee e totalmente inveritiere quali quelle che verrebbero diffuse tramite la trasmissione “Il Provinciale” che andrà in onda in versione integrale nella giornata di domani 8 gennaio 2023.

Premesso e delineato tutto quanto sopra, nostro tramite il Comune di Vitulano richiede e formalmente diffida RAI – Radiotelevisione Italiana a sospendere immediatamente la trasmissione della puntata de “Il Provinciale” relativa alla provincia di Benevento e/o comunque a rettificare o omettere urgentemente la parte della medesima trasmissione nella quale si fa riferimento ai marmi della Reggia di Caserta e alla loro provenienza. Si chiede altresì di rimuovere eventuali repliche/riproduzioni con ulteriore diffusione di notizie e dati inveritieri dai social istituzionali e non gestiti da RAI e/o dalla produzione/redazione del programma e cessare ogni forma di utilizzazione del programma o delle parti dello stesso che non attribuiscono correttamente la provenienza dei marmi. Si richiede, infine, di ricevere urgente comunicazione e riscontro al riguardo.

Con la presente si chiede all’Ente Parco Regionale Taburno-Camposauro di rimuovere con la massima urgenza dalle proprie pagine istituzionali, dai propri spazi sui social e da ogni altra pubblicazione ogni riferimento ai marmi di Cautano come pretesamente utilizzati da Luigi Vanvitelli per la realizzazione della Reggia di Caserta ed un impegno a non più diffondere tali notizie.

In mancanza di un urgente riscontro positivo a quanto sopra l’ente da me assistito si rivolgerà alla Autorità Giudiziaria, anche in via urgente e senza ulteriore preavviso, per la tutela dei suoi diritti ed interessi, facendo salvo il risarcimento del danno”.