Durante una solenne cerimonia tenutasi presso il Teatro della Regina di Cattolica, il matematico Michele Mele, borsista presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio, ha ricevuto il Premio Speciale Logos Cultura all’interno della rassegna letteraria Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, anche nota, a dispetto della nutrita partecipazione internazionale, come gli Oscar della letteratura italiana.
Superando più di 2000 altri autori provenienti da più di 30 nazioni di tutto il mondo, il giovane scienziato dell’ateneo sannita ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento per il suo libro “L’Universo tra le Dita”, un saggio divulgativo in cui racconta le storie di dieci scienziati ipovedenti o non vedenti vissuti dal XVII secolo ai giorni nostri. L’obbiettivo dell’opera di Mele, affetto fin dalla nascita da una eredodegenerazione retinico maculare, è quello di contrastare i pregiudizi che ancora oggi pesano sugli ipovedenti e sui non vedenti, specialmente quei preconcetti che li allontanano dalle discipline scientifiche fin dai primi anni di vita.
Alla prova dei fatti, esistono o sono esistiti centinaia di artisti, musicisti o avvocati con disabilità visive, ma pochissimi scienziati con patologie della vista; tutto questo è evidentemente frutto di pregiudizi e false credenze che il matematico smonta punto per punto, con l’infallibilità, la rigorosità e la linearità del metodo scientifico, grazie all’esempio di dieci grandi del passato e del presente.
Il matematico Unisannio si affianca dunque ad altri grandi nomi che nel corso degli anni hanno ricevuto riconoscimenti all’interno della rassegna cattolichina, firme di livello internazionale come Sergio Zavoli, Hafez Haidar, Rina Gambini e Giacomo Prestia. “L’Universo tra le Dita”, pubblicato da Edizioni Efesto, è già alla terza ristampa e continua a ricevere feedback positivi, tra i quali un altri riconoscimento conferito a Mele nel corso della rassegna rodigina La Locanda del Doge ed il Premio Ritratti di Territorio.
