Non è bastata una gara tutto cuore al Benevento per battere la Juve Stabia e riappropriarsi in solitudine del secondo posto. Lo 0-0 del ‘Vigorito’, tutto sommato, è apparso un risultato giusto. Alla squadra di Auteri è mancato un po’ di coraggio per fare sua l’intera posta in palio. Troppo lento in alcuni frangenti il fraseggio della compagine sannita per insidiare la granitica difesa delle Vespe, che ha serrato le fila davanti a Thiam rischiando poco o nulla. Con il pareggio conquistato nel Sannio la Juve Stabia è promossa in serie B con tre turni d’anticipo.
SCELTE – Mister Auteri a sorpresa ha piazzato Capellini al centro della difesa al posto di Terranova confermando ai lati Berra e Pastina. In mezzo al campo Nardi e Talia con Masciangelo e Improta sulle corsie laterali. Tridente formato da Ciciretti e Starita con Perlingieri a fare il falso nueve.
SICUREZZA – Paleari (voto 6) ha vissuto un primo tempo abbastanza tranquillo a parte una punizione in avvio di Leone sulla quale ha preferito mettere i pugni invece di fare sua la sfera. Nella ripresa, con il passare dei minuti, le Vespe hanno abbassato il baricentro e l’estremo difensore giallorosso non ha corso grandi pericoli, tranne in occasione del gol annullato per fuorigioco a Cannellone ad un quarto d’ora dalla fine.
SOLIDITA’ – Molto positiva la prova di Pastina (voto 7), un autentico mastino che ha contribuito ad annullare il temibile attacco delle Vespe. Qualche errore di troppo negli appoggi per Capellini (voto 6), una sorta di play basso ma in troppe occasioni nel primo tempo l’ex Juventus ha rischiato di innescare gli avversari a due passi dalla propria area con passaggi fuori misura. Provvidenziale al 25′ del primo tempo una sua diagonale che ha evitato l’intervento di Adorante appostato alle sue spalle. Buona la prestazione anche di Berra (voto 6,5), che dalle sue parti ha arginato con le buone e con le cattive le sfuriate di Mignanelli.
DINAMISMO – In mezzo al campo più che sufficiente l’apporto di Nardi (voto 6,5): l’ex Reggiana ha sofferto tanto la marcatura ad uomo di Buglio, che lo ha seguito ovunque limitando il suo raggio d’azione, complice anche un arbitraggio fin troppo all’inglese che ha tollerato molti interventi oltre il limite. Senza acuti la gara di Talia (voto 6), più preoccupato di stare attento alle iniziative di Leone che di costruire situazioni di gioco importanti. Dal 75’ in campo al suo posto Ciano (voto 6): qualche buona iniziativa sulla destra, ma niente di davvero importante da segnalare sul taccuino. Sotto la sufficienza Masciangelo (voto 5,5), che ha trascorso il primo tempo più disteso sul prato del ‘Vigorito’ che in piedi, complice una scelta dei tacchetti quasi sicuramente sbagliata. Troppe le decisioni sbagliate prese dall’esterno giallorosso, così come i cross non sempre calibrati nella maniera giusta È durata praticamente mezz’ora la gara di Improta (voto 6), toccato duro da un avversario in uno scontro dove addirittura l’arbitro ha fischiato un calcio di punizione per la Juve Stabia. Fino a quel momento la solita prova generosa con un paio di situazioni dove avrebbe potuto osare qualcosa in più e un colpo di testa respinto con enorme fatica da Thiam. Complice il suo problema fisico, mister Auteri all’intervallo lo ha sostituito gettando nella mischia Karic (voto 5), apparso spaesato e troppo timoroso con la palla tra i piedi anche quando ha avuto ampi spazi davanti a lui.
MORDENTE – In attacco hanno dialogato bene Perlingieri (voto 6,5) e Ciciretti (voto 7). Dopo la bella prova contro il Monterosi, il classe 2005 si è ripetuto anche al cospetto della capolista gestendo sempre la palla nella maniera giusta. Forse gli è mancato un po’ di cinismo in un paio di occasioni quando avrebbe potuto calciare di prima intenzione. Thiam gli ha negato il gol allo scadere del primo tempo respingendo un suo diagonale. Da applausi per voglia e capacità di trascinare la squadra la prova di Ciciretti, forse la migliore fino ad ora come tenuta fisica per l’attaccante romano. Il pressing della Juve Stabia gli ha concesso poco spazio per cercare la conclusione con le maglie sempre più fitte una volta giunto a ridosso dell’area avversaria. Il destino del Benevento nei play off passerà dai suoi piedi e quanto visto contro la Juve Stabia fa ben sperare. Ancora una gara negativa, nel complesso, per Starita (voto 5). L’impegno dell’ex Monopoli continua ad essere massimo e prezioso, ma da lui Auteri si aspetta una giocata o una accelerazione capace di sparigliare le carte. Purtroppo non si è visto nulla di tutto questo con i difensori gialloblù che non hanno mai avuto grossi problemi ad imbrigliarlo. Senza voto la gara di Ferrante, Carfora e Kubica: per loro pochi minuti e una sola potenziale occasione per il polacco, poco reattivo nel finale su un cross interessante arrivato dalla sinistra
MISTER – Senza Simonetti e con Pinato non al meglio, mister Auteri (voto 6,5) ha disegnato una squadra equilibrata, ma con troppe pecche per sperare di vincere contro la Juve Stabia che ha agito soprattutto di rimessa, facendo grande densità negli ultimi trenta metri. Il pareggio, tirando le somme, non è da buttare via ma ora il vero esame di maturità sarà lunedì prossimo nel derby sul campo dell’Avellino, che affianca in classifica i giallorossi a quota 63.
Benevento-Juve Stabia 0-0
Benevento (3-4-3): Paleari; Berra, Capellini, Pastina; Improta (1’st Karic), Talia (32’st Ciano), Nardi, Masciangelo; Ciciretti (44’st Kubica), Perlingieri (40’st Ferrante), Starita (40’st Carfora). A disp.: Manfredini, Benedetti, Meccariello, Marotta, Pinato, Agazzi, Rillo, Viscardi, Terranova, Bolsius. All.: Auteri
Juve Stabia (4-3-1-2): Thiam; Andreoni (35’st Baldi), Bachini, Bellich, Mignanelli; Buglio, Leone (35’st Folino), Romeo (35’st Pierobon); Mosti (10’st Meli); Adorante (15’st Piscopo), Candellone. A disp.: Esposito, La Rosa, Guarracino, Garau, Gerbo, D’Amore, Erradi, Picardi, Stanga, Piovanello. All.: Pagliuca
Arbitro: Perri di Roma 1
Ammoniti: Mosti, Leone, Nardi, Capellini, Bellich