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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Alfonso Iannace, coordinatore Territoriale FAI CISL IrpiniaSannio.

IL COMUNUICATO – A più di un anno del cambio di passo della Regione Campania (attraverso l’utilizzo delle risorse comunitarie del FESR che avrebbero dovuto eliminare i ritardi del trasferimento risorse agli Enti locali Delegati alla forestazione) la situazione non è affatto migliorata; tutt’altro! Il pagamento delle spettanze contrattuali ai lavoratori idraulico-forestali è ancora una chimera; tantomeno si intravede unaseria svolta a tutto il settore (come pensavano. sic!).

Alla data odierna, la Regione Campania, ancora non accredita nemmeno un centesimo alle Comunità Montane del Fortore, del Titerno-Alto Tammaro, del Taburno e dell’Amministrazione provinciale, come in tutto il resto della Campania. Nel gioco del rimpallo delle responsabilitàRegione Campania sostiene che questi ultimi non avrebbero prodotto la necessaria documentazione al fine di poter ricevere le somme previste.

Anche quest’anno, nonostante tutte le sollecitazioni, l’iter della burocrazia e soprattutto la pratica dello scaricabarile sta mettendo di nuovo in ginocchio i lavoratori costringendo i Presidenti e i tecnici degli enti delegati ad anticipare (quando possono) le mensilità ai propri dipendenti con fondi destinati ad altri usi.

La situazione dei pagamenti nel Sannio:

Provincia di Benevento mensilità arretrate: agosto e settembre2023;

C.M. Fortore mensilità arretrate: luglio, agosto e settembre 2023;

C.M. Titerno-Alto Tammaro mensilità arretrate: giugno, luglio, agosto e settembre 2023;

C.M. Taburno mensilità arretrate: gennaio – settembre 2023 (!!!)

Nonostante tutto ciò i lavoratori idraulico-forestali svolgono da sempre, in “religioso silenzio”, la propria fondamentale attività di tutela e salvaguardia del bene collettivo “territorio”.

Non vorremmo che si ripetesse la situazione quasi di ogni anno quando i fondi arrivano solo in prossimità della festività natalizia…

Come FAI CISL IrpiniaSannio, abbiamo da tempo evidenziato questo stato di cose, sulle modalità gestionali-amministrative che purtroppo, nei fatti, non ha per nulla prodotto gli obiettivi ipotizzati dalla “storica” scelta di attingere ai fondi europei.

Di nuovo sollecitiamo tutti gli attori preposti a ricercare una concreta soluzione a questa atavica problematica.

Occorre, una volta per tutte, definire cosa si vuole fare di questo settore primario per la tutela e manutenzione del territorio con un percorso serio e costruttivo tra Regione, enti locali delegati, funzioni politico-tecniche che porti a termine questa storia infinita.

Eppure il18 aprile 2023, in sede di Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, fu siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale idraulico-forestali: un ottimo contatto che resta, però, ancora largamente inapplicato.

Quando le cose si vogliono fare, con esperienza, volontà e professionalità, si fanno.

Bisogna rivedere tutto la problematica sulla difesa, tutela e manutenzione del territorio, a partire dai finanziamenti certi e puntuali, riprendere il programma di attuazione immediata della “stabilizzazione” del personale con contratto a tempo determinato), nonché quella del “turnover” che diventa necessario per la grave carenza degli organici (circa 400 addetti, rispetto a 1.500 di 10 anni fa ormai) ridotti al lumicino e con una età media tra i 55 e 60 anni.

Pertanto auspichiamo che, stante la delicatissima situazione in cui versa il settore, tutti responsabilmente si attivino e vengano messe in essere azioni tali che producano atti concreti per il territorio.