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La mazzata sui lavoratori è tremenda. Hanon Systems ha deciso di chiudere entro giugno lo stabilimento di contrada Olivola.

I numeri previsti e auspicati della produzione di un’azienda leader nelle soluzioni innovative di gestione termica ed energetica,  dicono gli emissari della multinazionale coreana, non possono essere conseguiti dalle attuali unità lavorative sannite per la obsolescenza dei macchinari e per la stessa struttura logistica dello stabilimento: così a Seul hanno deciso di cancellare Benevento.

La decisione della proprietà asiatica è emersa a margine di un negoziato condotto in Confindustria Benevento: la riunione è durata pochissimo, giusto il tempo da parte del nuovo CEO, l’inglese Steave Foster, di comunicare alle parti sociali l’intenzione di smobilitare.

I sindacati hanno accolto con sdegno la volontà di Hanon e messo sul tappeto tutte le credenziali professionali dei 67 dipendenti e la loro volontà di lotta a partire dalla indizione di scioperi per reagire alla decisione coreana. Fiom e Fim hanno posto le ragioni della professionalità dei quadri lavorativi anche in vista di una possibile riconversione della produzione, ma l’atteggiamento di Foster è stato di netta chiusura.

Va aggiunta anche una pallida speranza per i lavoratori: una nuova riunione si dovrebbe tenere a fine febbraio, nella quale i sindacati contano di poter addurre nuovi elementi di discussione per cercare di evitare il peggio. La sensazione, però, è che la decisione sia stata presa e che indietro non si torna. I sindacati hanno ribadito che della situazione saranno messe al corrente le istituzioni locali, regionali e nazionali, visto che sono state erogate misure di sostegno al reddito come ammortizzatori sociali che rischiano seriamente di essere serviti a poco o nulla.

Massimiliano Guglielmi, segretario generale della Fiom Campania, al termine dell’incontro ha dichiarato: “Chiudono Benevento. Le valutazioni della proprietà hanno deciso cosi. Benevento non sarebbe nelle condizioni di lavorare sulla sfida della transizione tecnologica. Abbiamo rigettato ogni tipo di ipotesi di chiusura. Le sfide di questi lavoratori sono state numerose. La Proprietà non può venire qui e dire che tutto quello che è stato fatto negli anni lo buttiamo al vento. Noi possiamo dimostrare che questi 67 lavoratori hanno competenze e capacità per dimostrare un nuovo protagonismo industriale”.

Guglielmi ha sottolineato come sia stata contrastata la scelta della proprieta’ coreana che ha avuto un comportamento duramente contestato: “E’ una decisione scellerata. Loro hanno detto di valutare l’ipotesi di un ripensamento. Ma, ad oggi, hanno voglia di abbandonare Benevento”. Poi il sindacalista ha concluso così: “Oltre il danno anche la beffa. Ci hanno chiesto di lavorare fino a Maggio. Noi abbiamo avuto almeno tre verbali di incontro, il vecchio amministratore di questa società immaginava per Benevento una nuova diversificazione dei prodotti. Poi la situazione si è aggravata negli ultimi due mesi ed è emersa la volontà di disimpegnarsi dell’azienda. E’ un ragionamento matematico e ragionieristico. Dietro quei numeri ci sono 60 famiglie”.

Presente oggi in Confindustria anche Giancarlo Stefanucci della Cisl Irpinia Sannio che ha commentato: “Abbiamo coinvolto la Regione e il sindaco Mastella. Anche Confindustria ha criticato Hanon. E’ un atteggiamento riprovevole quello della proprietà. Paghiamo lo scotto di avere una proprietà coreana e un amministratore che viene dall’Inghilterra. E’ complicato dialogare con loro”.