Ormai alle porte di giugno, si entra nel vivo dei “Riti Settennali di penitenza 2024”, che si terranno a Guardia Sanframondi. Evento costituito da forte sacralità, la fede e l’amore che ruota attorno alla Vergine Assunta sono il motore di questa manifestazione religiosa. Come accade da tempo immemore, anche per questi Riti Settennali il paese si prepara a ripercorrere – con la stessa fede che contraddistingue da sempre l’evento – il fatidico momento di processione e comunione, che si terrà dal 19 agosto al 25 agosto 2024.
In virtù di questo fermento, domenica 2 giugno – al termine della messa delle ore 8,30 – avrà luogo la prima processione dei Campanelli. Questa prima domenica è dedicata al Rione Croce: la processione passerà per le strade del rione, invitando i fedeli a vivere – con l’ardore che contraddistingue questo evento – l’attesa che separa dai Riti Settennali. In seguito, sarà la volta degli altri rioni nelle domeniche successive.
Infatti, nonostante i “riflettori” sull’evento si accendano una volta ogni sette anni, l’intera comunità guardiese vive e ripensa con grande fede e devozione all’evento religioso in onore della Vergine Assunta. L’attesa e il fermento aumentano con l’avvicinarsi del fatidico appuntamento di penitenza, che sta impegnando con profondo ardore i comitati rionali, che si articolano nei quattro rioni Croce, Portella, Fontanella e Piazza, insieme alla Parrocchia “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri”.
Il Parroco Padre Giustino di Santo, parroco della Parrocchia “Santa Maria Assunta e San Filippo Neri”, ha offerto una spiegazione degli iconici campanelli che accompagnano da sempre il cammino verso i Riti Settennali. I campanelli sono due manufatti di bronzo, di dimensioni diseguali, che da tempo immemore accompagnano la statua dell’Assunta. È possibile immaginarne l’antichità poiché recano l’iscrizione Jesus Maria-1048. Inoltre, la religiosità popolare ripensa ai campanelli come uno strumento in grado di riunire la comunità in preghiera, in particolare in casi di necessità – come nel caso di calamità. Infatti, grande importanza popolare è stata data da sempre ai campanelli, i quali vengono portati in processione per le strade del centro abitato in momenti straordinari: in caso di difficoltà e allo scopo di implorare grazie dalla Vergine.
Ordinariamente aprono la grande processione generale della domenica, che conclude la settimana di penitenza, ma sono utilizzati, anche, per convocare il popolo alla preghiera. Il significato riveste una portata evocativa importante, poiché – nell’immaginario collettivo – l’uscita dei campanelli segna lo scoccare del tempo cronologico, che diventa sempre più breve, in cui, alla preparazione esteriore, organizzativa e logistica, bisogna aggiungere, con intensità crescente, anche quella interiore. Come sempre nella nostra storia, i campanelli fanno prendere consapevolezza dell’imminenza dei Riti settennali, e annunciano a tutti i guardiesi che sono convocati a prendere parte ad un evento popolare e collettivo» – così spiega esaustivamente Padre Giustino di Santo.