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Guardia Sanframondi diviene centro della cultura lo fa anche attraverso i suoi stessi cittadini, capaci di utilizzare la propria arte e il proprio talento non solo per condividere esperienze di vita, ma anche per regalare uno scorcio del proprio paese di origine. È il caso dello scrittore Annibale Falato, che – pur vivendo ormai da tempo a Roma – è rimasto profondamente legato al proprio paese di nascita, Guardia Sanframondi, tanto da scegliere quest’ultimo come ambientazione per i propri libri, oltre che soggetto importante degli stessi.

Scrittore prolifico, ha dato vita non solo alla trilogia di “Storia di Antonio della Portella”, ma anche “Gli Ulivi” e “Il Viaggio di Angelo”.  I suoi libri sono fortemente ispirati alla sua vita e a ciò che gli sta intorno: “Gli Ulivi” racconta la suggestiva storia della sua famiglia, mentre “Il Viaggio di Angelo” è ispirato alla storia rocambolesca di suo zio Angelo, che – dopo aver lasciato Guardia Sanframondi – ha vissuto tante avventure, all’insegna della ricerca della sua dimensione e realizzazione. È stato appena pubblicato il terzo libro della trilogia “Storia di Antonio della Portella”: il primo libro, del gennaio 2021, sin da subito ha ricevuto il favore della critica, tanto da ottenere –  nell’ambito del Premio Internazionale Casentino 2021 riservato ai romanzi editi – la segnalazione particolare della giuria.

Il libro narra la storia di Giuseppe e della sua famiglia e restituisce uno spaccato storico e sociale dell’Italia a partire dagli anni Cinquanta, gli anni difficili della ricostruzione dopo la guerra, quando gli italiani emigravano in molti all’estero alla ricerca di quella fortuna che in Italia la miseria sembrava aver oscurato per sempre. Giuseppe, per sfuggire alla miseria e in cerca di fortuna, lascia la moglie e i figli ancora piccoli e si trasferisce in Germania, a Berlino, dove trova un impiego come giardiniere in una grande villa. I sacrifici, una storia extraconiugale con la moglie del proprietario della villa, che scoprirà essere un maggiore delle SS, e la voglia di cambiare segnano giorno dopo giorno la sua vita e quando ritorna a casa dalla moglie e dai figli scoprirà che qui la vita invece non è cambiata – tra miseria, dolore e lutti. Al suo rientro in Germania porta con sé il secondo figlio, Antonio, di appena dieci anni e il destino scriverà per loro ancora delle pagine dense di dolore, tradimenti ma anche voglia di riscatto.

Presentazione del libro e il cortometraggio su Guardia Sanframondi

Il terzo libro della trilogia verrà discusso durante l’evento di domani, 27 luglio, alle ore 20,30 in Via Filippo De Blasio (slargo fontana Portella): quest’ultimo, patrocinato dal Comune di Guardia Sanframondi, è stato realizzato in collaborazione con la Pro Loco e l’A.P.S. Nuovo Laboratorio Teatrale, con lo sponsor di Cantine Foschini e  lo Sweet life Café.

La discussione sul libro verrà portata avanti tramite la mediazione del giornalista Sandro Tacinelli, con il contributo degli ospiti Michele D’Errico, Maria Colangelo, Floriano Panza; i saluti saranno affidati invece all’assessore alla cultura Elda Chiara Del Vecchio ed Amedeo Foschini, ceo di Cantine Foschini e Presidente della ProLoco di Guardia Sanframondi. Il tutto verrà accompagnato dagli intermezzi musicali di Flaviano Ceniccola, Renzo Conte e Vincenzo Di Blasio e dalla performance teatrale di A.P.S.Nuovo Laboratorio Teatrale.

Il libro verrà,quindi, presentato proprio nella splendida cornice di Guardia Sanframondi, luogo dove la storia di Antonio della Portella trova la sua più completa realizzazione. La trilogia e – quindi il suo stesso capitolo finale – sono stati utilizzati per la creazione di un cortometraggio da parte dall’Associazione Iride, rappresentata da Maria Gabriella Alfano. Quest’ultima, tra gli altri, ha scelto di concentrarsi sulle peculiarità e le bellezze del borgo sannita di Guardia Sanframondi per la realizzazione del cortometraggio. Questa iniziativa nasce per sponsorizzare il borgo sannita, ma l’azione dell’associazione si iscrive nel più ampio progetto – promosso dal MIBAC – per la riqualificazione delle aree interne. In virtù di ciò, partendo dalla cultura del luogo e, di conseguenza, dai libri di autori locali che hanno come oggetto le aree interne, si vogliono realizzare dei cortometraggi con l’obiettivo di rilanciare il valore di paesi poco conosciuti, ma che nascondono tanta bellezza.

Le riprese, avvenute il 4 luglio nel borgo guardiese, hanno dato vita – grazie alla regia a cura dei fratelli Grafner – ad uno splendido cortometraggio che verrà presto presentato. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.