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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento ha effettuato, nell’ambito della diuturna attività di controllo economico del territorio, un’intensificazione del monitoraggio della commercializzazione dei prodotti liquidi da inalazione utilizzati per le sigarette elettroniche, anche provenienti da Paesi UE, la cui immissione in consumo in Italia è soggetta a specifiche restrizioni. I tabaccai e i negozi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e ricariche, infatti, possono acquistare i liquidi da inalazione soltanto dai depositi fiscali.
In particolare, i finanzieri del Gruppo di Benevento hanno eseguito controlli in alcuni esercizi di vicinato situati nel capoluogo sannita all’esito dei quali sono stati rinvenuti e sequestrati prodotti liquidi da inalazione sprovvisti del necessario contrassegno di Stato, requisito essenziale per la commercializzazione degli stessi, in quanto ne attestano la genuinità e la legittima provenienza. L’assenza del codice unico identificativo sui prodotti da
inalazione sequestrati comprova la loro origine illecita e l’avvenuto approvvigionamento attraverso canali paralleli, nonché il conseguente mancato pagamento dell’imposta sul consumo, in misura variabile a seconda che il liquido contenga o meno nicotina.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito presso due esercizi commerciali, di cui uno sprovvisto della prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il sequestro di circa 400 flaconi contenenti liquido da inalazione del tipo nicotina e di circa 2000 flaconi contenenti aroma concentrato, equivalenti ad oltre 60 chilogrammi di tabacco lavorato sulla base di quanto stabilito dal Testo Unico delle Accise che indica le modalità da utilizzare per determinare l’equivalenza di consumo convenzionale tra i prodotti liquidi in questione
e le sigarette.
I titolari degli esercizi controllati sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Benevento in quanto responsabili del reato di commercio di prodotti di contrabbando e ricettazione. Le attività di controllo della Guardia di Finanza nei confronti delle attività commerciali specializzate nella vendita di prodotti succedanei del tabacco testimoniano l’attenzione del Corpo a tutela dei consumatori, del corretto funzionamento del mercato e degli imprenditori rispettosi delle regole che vengono danneggiati dalla
concorrenza sleale insita nella vendita parallela di beni di consumo non a norma.
I titolari delle attività commerciali sono allo stato sottoposti alle indagini preliminari, e, pertanto, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.