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Benevento- I ragazzi del Liceo Scientifico hanno chiuso la loro ricerca sull’antimafia con un incontro con uno dei protagonisti della lotta al crimine organizzato: Pietro Grasso. L’ex magistrato ed ex presidente del Senato è venuto a Benevento al Cinema San Marco per rendere testimonianza ai più giovani su quello che ha significato nel passato la violenza mafiosa nei confronti della società civile e degli uomini più rappresentativi delle Istituzioni e su quello che oggi è la malavita organizzata.

Il ricordo degli eventi terribili ed angoscianti legati alla stagione del maxi-processo alla mafia ha avuto quindi il corollario di una riflessione sull’evoluzione del fenomeno mafioso e dell’attuale risposta dello Stato al crimine. Presente questa mattina anche Antonio Iermano figlio di Aldo l’autista di Raffele Delcogliano l’assessore al lavoro della Campania per la Dc entrambi uccisi  e quest’anno ricorre il 40° anniversario dell’assassinio uccisi dalle Brigate Rosse.

Presente anche il referente di Libera Michele Martino.  Il programma di approfondimento extracurriculare degli studenti dell’Istituto beneventano è stata occasione anche per una riflessione pubblica sul rispetto delle leggi e degli ordinamenti repubblicani perché all’incontro con l’ex Magistrato hanno preso parte anche i rappresentanti delle Istituzioni nel Sannio con il Prefetto Carlo Torlontano, il Questore Edgardo Giobbi, il Comandante dei Carabinieri Germano Passafiume, il Procuratore Capo Aldo Policastro.

Grasso ha sottolineato  “Incontro i giovani per non perdere la memoria di quegli anni. La reazione dello Stato e i suoi successi. Il fenomeno non è completamente abbandonato, è sommerso, è invisibile e quindi pericoloso”. Per Grasso è cambiato il rapporto con Cosa Nostra in questi anni: “Continua a cercare rapporti, relazioni, cerca di infiltrarsi nell’economia nei mercati per avere il massimo del profitto. La capacità di intimidire e mostrare la violenza solo quando è necessario.  I giovani non hanno la consapevolezza di tutto ciò e noi bisogna darla.  E’ cambiato il rapporto con le istituzioni, oggi è più difficile contrastarla, perchè è meno visibile. Non ci sono più manifestazioni di violenza. Si indaghi sui rapporti commerciali, economici finanziari. Essere attenti in questo periodo anche su finanziamenti che stanno venendo dall’Europa”.

Attenzione anche sui Fondi del Pnrr e Grasso ha invitato: “Non bisogna esasperare i controlli per un’eccessiva burocratizzazione che rallenti la possibilità di usufruire al più presto di quelle risorse. Occorre equilibrare i controlli. C’è il rischio di un aumento del fenomeno usuraio”. 

Il Procuratore Aldo Policastro ha  voluto sottolineare il fenomeno sull’infiltrazione camorristica in provincia: “La nostra attività insieme a quella di Napoli con la Dda è molto alta. L’impegno è intenso. La situazione non è allarmante, come a Caserta o Napoli ma è di grande preoccupazione”.