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Benevento- Celebrata anche nel Sannio la Giornata del Medico e dell’Odontoiatra. Il momento di festa non è stato però pieno perché in tutti i dottori presenti alla giornata era piena la consapevolezza delle pesanti criticità che investe a livello nazionale tutto il comparto della sanità pubblica, per il quale gli investimenti governativi non sarebbero adeguati e sufficienti rispetto alle necessità. Nel suggestivo scenario del Teatro Comunale di Benevento i medici sanniti hanno reso il dovuto e sentito omaggio ai colleghi che hanno raggiunto il 40esimo anno di professione e salutato con calore quelli che prendono il posto di chi va in pensione.

Sia il consigliere regionale Luigi Abbate che il presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Ianniello con il sindaco Clemente Mastella, hanno denunciato la disparità di trattamento tra le diverse aree del paese per la ripartizione della spesa sanitaria. Ad acuire i problemi sul tappeto il programma della tanto discussa autonomia differenziata delle Regioni, che essenzialmente si fonda proprio sulla determinazione dei livelli dei servizi pubblici, a partire proprio dalla sanità, che su tutto il territorio nazionale dovrebbero essere eguali.

Ianniello ha sottolineato: “Dopo il Covid noi medici non possiamo più festeggiare. Peraltro la Corte dei Conti ha appena detto che avremo un deficit nel 2023 sulla sanità di 5 miliardi e mezzo. Avremo una serie di problemi da affrontare nel prossimo futuro”

“Ma questa è comunque una giornata di gioia per tutti i collegi medici o neo iscritti o chi ha raggiunto i 40 anni di servizio”, ha continuato il presidente, che ha sottolineato: “È un virtuale passaggio di testimone. Potranno fare da padrini ai colleghi più giovani”.

Ianniello si è detto speranzoso sull’Ospedale San Pio: “La situazione è in continua evoluzione, la riapertura del reparto di neurochirurgia e di altri reparti è un ottimo segnale. Il nuovo management dell’ospedale sta facendo di tutto per riportarlo agli antichi splendori. La situazione è sicuramente complessa e il periodo non è facile, con l’intasamento del Pronto Soccorso. Tutto si potrà risolvere solo se ci sarà uno scambio di osmosi tra Ospedale e territorio. La criticità va gestita sul territorio i medici di famiglia fanno già una grandissima parte. Le case e gli ospedali di comunità previsti non faranno altro altro che aiutare e migliorare il sistema sanitario per decongestionare gli ospedali che potranno cosi svolgere la loro reale funzione essere la punta di diamante della provincia”.

Il sindaco Mastella nel salutare la platea ha spiegato: “Il quadro secondo l’osservatorio nazionale non è confortante sugli investimenti nella spesa sanitaria. C’è una differenza quasi del 40% tra Campania ed Emilia Romagna e questo comporterà una disattenzione sanitaria per i cittadini campani. Sono assolutamente contrario all’autonomia differenziata, si creerebbero solo squilibri. Bisogna rispettare la centralità del cittadino che ha bisogno di assistenza e lo Stato deve garantire”.

Il Consigliere regionale Abbate ha denunciato proprio questo squilibrio nella mattinata e si è detto preoccupato: “Il Governo nazionale non sta aiutando la nostra categoria. Hanno stanziato fondi circa 2 miliardi ma un miliardo e mezzo è destinato a pagare le bollette dell’energia negli ospedali e l’altra parte è destinata alle spese farmaceutiche post Covid. Non è previsto altro per la sanità. L’autonomia differenziata incombe e tutto andrà a vantaggio alla sanità privata. Noi dobbiamo difendere la sanità pubblica a tutti i costi“.

Con il vice presidente dell’Ordine dei Medici Luca Milano si è parlato anche dell’influenza stagionale. Il medico ha invitato i cittadini a rivolgersi ai propri medici di famiglia per richiedere il vaccino: “Il picco influenzale è arrivato prima  ed è un virus molto forte. Abbiamo pazienti che si spaventano perchè raggiungono 39 gradi di febbre e si crea allarmismo. All’Ospedale San Pio c’è solo da ringraziare per il lavoro che svolgono, si lavora in carenza di personale e con un accesso improprio al pronto soccorso”.