Tempo di lettura: 3 minuti

Anche quest’anno, com’è ormai tradizione consolidata, il Liceo Classico “Pietro Giannone” celebrerà il Giorno della Memoria, imprescindibile ricorrenza del nostro calendario civile: lo farà lunedì, 27 gennaio 2025, alle ore 9, nel cinema San Marco di Benevento.

Sono anni difficili, ma il ruolo della memoria rimane decisivo per evitare che scenda l’oblio su eventi che il tempo, a causa della velocità con cui nuove tragedie nascono e si impongono alla nostra sensibilità, tende lentamente a cancellare. Il ricordo di drammi che rappresentano un punto di non ritorno, com’è stata la Shoah, rimane ancora uno scudo, se non contro gli errori del passato, che purtroppo continuano a ripetersi, almeno contro l’indifferenza delle coscienze, riportando all’attenzione ciò che è stato, sollevando interrogativi sulla natura degli esseri umani, sulle condizioni che li spingono a trasformarsi in freddi esecutori di morte, sul buio dell’intelligenza quando l’odio è usato come alimento per nutrire politiche di discriminazione e di annientamento dell’altro, sulla rabbia collettiva contro chi, in quanto diverso, è additato a capro espiatorio delle nostre paure.

È avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto che un intero popolo civile, appena uscito dalla fervida fioritura culturale di Weimar, seguisse un istrione la cui figura oggi muove al riso; eppure Adolf Hitler è stato obbedito e osannato fino alla catastrofe”, ha scritto Primo Levi.

La Shoah rimane una macchia indelebile sulla storia dell’umanità intera: i crimini ad essa legati, come ha sostenuto Vladimir Jankèlévitch, sono imprescrittibili e l’Europa, se non può cancellare l’orrore che si è consumato al suo interno, deve poter almeno rendere alle vittime l’onore del ricordo.

Non interrompere, perciò, il filo che ci lega a quella storia, che è la nostra storia e che ci interroga e ci parla, soprattutto ora che i testimoni stanno scomparendo e non ne possiamo più ascoltare le voci, diventa un modo, forse l’unico, per non disperdere un passato di sofferenza. È per questo che gli studenti del Giannone hanno scelto di ricordare e di farlo tutti insieme. Le leggi razziali, i campi di concentramento, lo sterminio di vite umane non sono depennabili: restano, però, ad ammonirci su dove possa arrivare la mente umana quando non è mossa da quella che Kant chiamava la “volontà buona”.

Dopo i saluti della Dirigente, Teresa De Vito, i rappresentanti degli Studenti, i rappresentanti della Commissione Legalità e il prof. Francesco Vespasiano, docente di Sociologia presso l’Unisannio, interverranno con filmati, letture, osservazioni e dialogheranno con le ragazze e i ragazzi in sala. Al termine del dibattito, sarà proiettato un video a cura della prof.ssa Annalisa Cervone.