Il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano si è riunito oggi presso la sala consiliare del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Tra i principali punti all’ordine del giorno, l’approvazione del Bilancio di previsione 2025-2027 e della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (Dup). Questi strumenti rappresentano le fondamenta della pianificazione economica e strategica dell’Ente, definendo priorità, risorse e interventi necessari per una gestione sempre più efficiente e sostenibile del servizio idrico integrato. Nel corso della riunione è stato approvato l’aggiornamento del Piano Economico-Finanziario del Piano d’Ambito Distrettuale Sannita, essenziale per l’avvio della gara per l’individuazione del socio privato del soggetto gestore unico Sannio Acque Srl.
Sono stati approvati, inoltre, due progetti fondamentali per il risanamento ambientale. Il progetto definitivo per il risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali delle aree interne-Lotto funzionale provincia di Benevento era bloccato da circa 10 anni e, grazie ad un lavoro incessante da parte dell’Ente Idrico Campano, è stato recuperato ed approvato, assicurando circa 30 milioni di euro per il territorio beneventano che altrimenti sarebbero andati persi per la scadenza del finanziamento. Il progetto definitivo per l’ampliamento dell’impianto di depurazione comprensoriale di Rotondi, invece, mira a potenziare una delle infrastrutture chiave per la gestione delle acque reflue. Inoltre, il Comitato Esecutivo ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica per il Comprensorio depurativo Foce Sarno-Progetto di adeguamento-2° lotto, un intervento che segna un passo decisivo per il completamento del puzzle del programma “Energie per il Sarno”, ai fini del recupero del bacino idrografico del fiume Sarno, un’opera di risanamento ambientale senza precedenti.
Un altro punto significativo riguarda l’individuazione della sede dell’Ambito Distrettuale Napoli Nord in un bene confiscato alla criminalità organizzata, sul territorio comunale di Marano. Questa decisione, oltre a soddisfare una necessità operativa, rappresenta un simbolo di legalità e di riutilizzo virtuoso dei beni sottratti alla malavita.
“L’Ente Idrico Campano si conferma come un punto di riferimento per la gestione sostenibile del servizio idrico. – sottolinea il presidente Luca Mascolo – Dal bilancio ai progetti infrastrutturali, fino al forte segnale dato con l’assegnazione di una sede in un bene confiscato, ribadiamo il nostro impegno per un futuro più equo e sostenibile per tutti i cittadini campani”.