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Benevento – La corretta gestione e la tempestiva valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è, troppo spesso, condizionata dalla scarsa disponibilità di risorse economiche da parte degli enti assegnatari che, pertanto, devono fare ricorso a forme di finanziamento derivate.

Per questi motivi, il Prefetto di Benevento, dott. Carlo Torlontano, dopo aver sensibilizzato gli Enti Locali sulle opportunità offerte dal PNRR, ha voluto avviare un confronto tra questi ultimi e l’ANBSC, attraverso la sede a ciò deputata, il Nucleo di supporto per le attività dell’ANBSC, per discutere delle attuali e potenziali fonti di finanziamento cui poter accedere per la valorizzazione e la gestione dei Beni Confiscati.

L’incontro, tenutosi questa mattina, in modalità videoconferenza, è stato presieduto dal Coordinatore del Nucleo di Supporto della Prefettura ed ha registrato la partecipazione dell’ANBSC – sede di Napoli – dei Comuni di Benevento, Campoli del Monte Taburno e Castelvenere, assegnatari di beni confiscati.

L’Agenzia Nazionale per la gestione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, nel confermare la piena disponibilità a fornire ai Comuni ogni utile supporto, ha offerto un quadro completo di tutte le potenziali occasioni di finanziamento in essere e di quelle che potrebbero essere attivate nell’anno in corso.

A tal riguardo, sicuramente i fondi del PNRR, all’uopo destinati dal Ministro per il sud e la Coesione Sociale, rappresentano un’importante opportunità per gli Enti della provincia.

I Comuni, assegnatari di beni, hanno unanimemente manifestato la volontà di presentare progetti di valorizzazione dei beni confiscati a valere sui citati fondi PNRR, per i quali è necessario presentare domanda entro il 28 febbraio – termine di scadenza dell’avviso pubblicato dal Ministro per il Sud e la Coesione Sociale.

Si è preso atto che sono in corso di definizione, sebbene con dei livelli progettuali differenti, tutte le domande di finanziamento, che, se accolte, consentiranno alle comunità di poter fruire di spazi nuovi, precedentemente occupati dalla criminalità organizzata.

I progetti sono rivolti all’ampliamento delle possibilità di inclusione sociale e di tutela della pubblica e privata incolumità.

La Prefettura e l’ANBSC hanno dato piena disponibilità ai Comuni per future occasioni di confronto sull’argomento.