Tempo di lettura: 2 minuti

L’ultimo ballo per Domenico Russo alla presidenza della Gesesa. L’avvocato beneventano si è congedato alla stampa con un bilancio di fine mandato, rappresentando tutti i risultati ottenuti nel corso di questi quattro anni di presidenza. 

“Sono orgoglioso di tutti i risultati raggiunti, frutto del lavoro di un gruppo” – soddisfatto Russo prima di elencare una serie di buone pratiche messe in campo. “Sono arrivato alla guida della Gesesa che c’era un problema depuratori, abbiamo affrontato tutto l’iter fino al dissequestro. Altra situazione spinosa sicuramente è stata rappresentata dal ‘Tetracloroetilene’, vicenda che abbiamo affrontato con serietà e lucidità. Sullo sforamento dei parametri siamo stati noi stessi a verificare i dati prima degli enti di controllo. Scollegammo subito le reti ed avviammo una campagna di analisi capillare ad elevatissima qualità”. 

Poi il ringraziamento al Sindaco: “Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco Clemente Mastella per la fiducia accordatami in questi anni. La collaborazione con il Comune di Benevento ha rappresentato un punto di forza in questi anni”. 

Russo ha poi chiosato: “Gesesa in questi quattro anni ha lavorato per arrivare ad essere nelle prime dieci aziende italiane con la tariffa sull’acqua più bassa. Lascio l’azienda che si avvia al passaggio la nuovo gestore dopo aver raggiunto importanti risultati, abbiamo portato in salvo una barca che stava per affondare”. 

Ad accompagnare il presidente Domenico Russo c’erano l’amministratore delegato
Salvatore Rubbo e il sindaco Clemente Mastella, con il primo cittadino che ha ringraziato pubblicamente l’avvocato Russo per quanto fatto in questi anni. “Ringrazio Domenico Russo per il lavoro svolto in questi anni. E’ stato in grado di condurre l’azienda in un momento critico, l’impegno ora è che tutte le zone della città e delle contrade dovranno zampillare d’acqua”. 

Poi pungolato sulla questione Sannio Acque: “Sarà una gara Europea dove sicuramente parteciperò Acea ma così come altri players nazionali e forse anche i francesi. Se dovessi augurarmi un vincitore, spererei in Acea per il rapporto di collaborazione che abbiamo avuto in questi anni”. 

Sulla scelta pubblico-privato: “Alla fine abbiamo avuto ragione noi, anche l’area Napoli Nord dopo un indirizzo iniziale di società pubblica, ha dovuto cambiare tutto per passare al misto pubblico-privato. L’esempio della gestione pubblica è quello dell’Alto Calore, oggi ha oltre duecento milioni di debiti. Gli investimenti sono in grado di farli solo i privati, il pubblico non ha le risorse, tranne che quelle del PNRR”.