Un altro fulmine a ciel sereno scuote la politica sannita. La scorsa settimana era stato il Partito Democratico a essere colpito dalla saetta del commissariamento. Oggi a pagare dazio è palazzo Mosti. Hanno spiazzato tutti le dimissioni di Domenico Russo, fino a poche ore fa presidente del Cda della Gesesa. “Non ne sapevo nulla” – le parole con cui lo stesso sindaco Clemente Mastella rispondeva ai tanti esponenti della sua maggioranza che gli chiedevano spiegazioni, letteralmente tramortiti dalla notizia lanciata da Anteprima24.
E al sindaco bisogna credere: non c’era stata alcuna avvisaglia, niente che lasciasse presagire ciò che poi è successo. In via Annunziata, questa mattina, l’attenzione era tutta rivolta sul ‘caso Samte’. Poi, dicevamo, il fulmine. “Mastella è stato avvisato una volta terminata la riunione del Cda, ma non dal diretto interessato” – la ricostruzione consegnata a microfoni spenti da fonti interne alla maggioranza. E nemmeno al vicesindaco Francesco De Pierro, suo ‘sponsor’, Russo avrebbe preannunciato il clamoroso passo indietro. Convincono in pochi, inoltre, le motivazioni ufficiali che l’ormai ex numero uno della Gesesa ha messo nero su bianco nella lunga nota inviata alla stampa.
“C’è dell’altro” – il leitmotiv che risuona tra le mura del municipio. Sì ma cosa? Trascorse poche ore già non si contano più le possibili spiegazioni. C’è chi cita le polemiche sulla vicenda tetracloroetilene e chi sottolinea i rapporti non proprio idilliaci con alcuni settori della maggioranza. Chi racconta di un certo ostracismo dell’Eic nei riguardi del nuovo piano tariffario predisposto da Gesesa e altri ancora che invitano a guardare avanti, in direzione della prossima governance del servizio idrico dalla quale Russo sarebbe escluso. Ipotesi, nulla di più.
Un vociare continuo, a tratti maliziosi che stride con il silenzio calato attorno palazzo Mosti. Nessuno commenta, persino la polemica stenta a decollare. “Bisogna prima capire”. E il caso assume quasi i colori del giallo.
Colpo di scena alla Gesesa: si è dimesso il presidente Domenico Russo