Genova – Una prestazione di carattere. Un Benevento consapevole delle proprie difficoltà e dei propri limiti esce indenne dal “Ferraris“, costringendo il Genoa a un pari senza reti. Una prova di sostanza, con la Strega che si è aggrappata a Paleari e che in qualche occasione avrebbe potuto far male ai rossoblù. Tornare a casa con i tre punti sarebbe stato probabilmente troppo, ma nel suo bagaglio la Strega trova un pizzico di fiducia e ottimismo. Adesso la palla passa alla società, chiamata a smentire definitivamente (cosa non fatta con la nota stampa di sabato) o confermare le voci su Daniele De Rossi. I riflettori, insomma, resteranno inevitabilmente accesi sul futuro di Fabio Caserta.
La partita – Nessuna sorpresa per Blessin. Il tecnico tedesco conferma il 4-2-2-2, puntando su Martinez in porta e su Ekuban come spalla di Coda. Opta per la rivoluzione Caserta, scegliendo il 3-5-2 e lanciando dal primo minuto il giovane Capellini e La Gumina al fianco di Forte.
Nonostante il cambio di modulo, il Genoa prende in mano le redini dell’incontro e dopo quattro minuti sarebbe già in vantaggio con Pajac, se l’arbitro non annullasse per evidente posizione di fuorigioco di Gudmundsson. Scampato il pericolo, la Strega reagisce con Forte: conclusione centrale che non impensierisce Martinez. Il copione della gara appare chiaro, sono i padroni di casa a gestire il pallone con gli ospiti pronti a colpire in ripartenza. La sfida è equilibrata e al 23′ potrebbe sbloccarsi con un calcio di rigore fischiato da Pezzuto per un contatto in area tra Masciangelo e Portanova. Coda si avvia verso il dischetto ma Maggioni, al var, richiama sui suoi passi l’arbitro di Lecce, inducendolo a cancellare il penalty. Accettata la decisione del direttore di gara, Coda fa correre un brivido lungo la schiena di Paleari con un tiro a giro alto di poco. Nel finale di primo tempo il Benevento prende coraggio, assaltando la porta di Martinez senza però riuscire a trovare il bersaglio grosso.
Il copione non cambia nella ripresa, quando in campo si ripresentano gli stessi ventidue. Trascorrono cinque giri di lancette e Paleari deve impegnarsi per deviare in angolo il destro di Badelj. Cresce il Genoa, ma sulle ripartenze il Benevento prova a rendersi pericoloso, presentandosi dalle parti di Martinez con un velleitario tentativo di Letizia. L’esterno destro giallorosso, poco dopo, veste i panni dell’uomo assist per La Gumina che manca l’appuntamento con il pallone del vantaggio. Prendono coraggio i sanniti e conquistano campo, arrivando a impensierire il portiere spagnolo con un sinistro dalla distanza di Acampora a lato di un nulla. Tiene testa ai rossoblu la formazione di Caserta, rischiando su una botta da fuori area di Frendrup che termina alta. I pericoli maggiori arrivano da lontano per la Strega, ci prova anche l’ex Pajac costringendo Paleari ad alzare la sfera oltre la traversa. La scena si ripete poco dopo, questa volta è Coda a impegnare l’estremo difensore ospite. Torna a spingere il Genoa, Yeboah ha una buona opportunità di testa ma l’attaccante non inquadra lo specchio della porta. Stesso esito sul fronte opposto per Viviani che non sfrutta l’errore di Martinez. Sul ribaltamento di fronte incredibile errore di Yeboah che spreca il grande lavoro di Gudmundsson, l’italo-ghanese centra Barba con la porta spalancata trovandosi, tra l’altro, in posizione di fuorigioco. Gudmundsson decide allora di fare tutto da solo, l’islandese sfonda in area venendo fermato sul più bello da Letizia. Blessin tira fuori Coda per Yalcin e il giovane turco impegna subito Paleari, per distacco il migliore tra i giallorossi. E’ l’ultima occasione cancellata dal portiere che qualcuno, in casa Grifone, avrà probabilmente rimpianto questa sera.
Genoa-Benevento 0-0
Reti: –
Genoa (4-2-2-2): Martinez; Hefti, Dragusin, Bani (44’st Ilsanker), Pajac; Frendrup, Badelj; Portanova (20’st Jagiello), Gudmundsson; Ekuban (20’st Yeboah), Coda (41’st Yalcin). A disp.: Semper, Vodisek, Sabelli, Czyborra, Vogliacco, Cassata, Kallon, Galdames.. All.: Alexander Blessin
Benevento (3-5-2): Paleari; Capellini, Glik, Barba; Letizia, Karic, Viviani, Acampora (31’st Tello), Masciangelo (34’st Foulon); La Gumina, Forte. A disp.: Manfredini, Lucatelli, El Kaouakibi, Farias, Thiam Pape, Improta, Insigne, Talia, Pastina, Vokic. All.: Fabio Caserta
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce
Assistenti: Marco Bresmes di Bergamo e Mario Vigile di Cosenza
IV uomo: Marco Monaldi di Macerata
Var (AVar): Lorenzo Maggioni di Lecco (Matteo Bottegoni di Terni)
Ammoniti: Pajac, Portanova, Yeboah per il Genoa, Viviani, Capellini per il Benevento
Note – Recupero: 2’pt, 5’st