Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare “Futuro per Montesarchio”
L’improvvisazione in politica non paga mai. Amministrare un Comune, è noto, non è una cosa semplice: richiede attenzione, competenze, capacità di programmazione e visione strategica. Se non si hanno queste qualità, tuttavia, basterebbe una semplice agenda, uno scadenzario, un alert su uno smarphone per evitare di perdere per dabbenaggine e incapacità quasi un milione di euro di finanziamenti.
Quasi un milione di euro! Parliamo di 951mila euro: fondi ottenuti grazie alla precedente amministrazione che aveva puntato fortemente sulla rigenerazione urbana del Centro Storico e sulla valorizzazione del Borgo. Fondi che avrebbero riqualificato un’area meravigliosa come Latonuovo. E invece? Già in un recente Consiglio Comunale avevamo sollevato la nostra preoccupazione di perdere questo finanziamento, ma la maggioranza ci aveva tranquillizzato: invece, come si legge dal BURC, questa amministrazione non è stata in grado neppure di produrre la documentazione che la Regione richiedeva entro lo scorso novembre, perdendo i fondi, che sono stati revocati ed assegnati al Comune di Capaccio Paestum.
Come riportato sul bollettino ufficiale “…. il 5/2/2023 è giunta una nota, in cui si chiedeva un riscontro … la nota è rimasta priva di riscontro ….. la Regione Campania il 22/12/2023, ha avviato il procedimento di revoca del finanziamento assegnato al Comune di Montesarchio …. ” Da quando si è insediata la nuova amministrazione a dicembre 2023, sono passati oltre 6 mesi, tempo assolutamente sufficiente per integrare la documentazione richiesta dalla Regione Campania.
Va da sé comprendere che una somma del genere per un Comune come Montesarchio è di vitale importanza per far crescere il paese, ammodernarlo, migliorarne i servizi e renderlo attrattivo. Oggi quegli sforzi vengono resi vani e Montesarchio vede i finanziamenti revocati e praticamente il nulla attorno. Le promesse elettorali, dalla sistemazione delle strade, alla risoluzione delle problematiche della mensa scolastica, alla valorizzazione del centro storico sono rimaste promesse, la realtà, tradotta in totale inadeguatezza ad amministrare il paese, è evidente.
Evidente poi, e come al solito ridicolo, è lo sfogo “social” di chi, nel tentativo di accaparrarsi il diritto di esistere politicamente, pur avendo condannato sè stesso e chi aveva creduto in lui al nulla politico per l’incapacità di mettere insieme qualcosa che somigli vagamente a una lista, parla di cambiare il Paese e pretende anche di dare lezioni.