Benevento – Prima lo sfogo, poi l’incoraggiamento. Pomeriggio ‘double face’ per il Benevento all’Antistadio Carmelo Imbriani, dove si è svolta la prima seduta stagionale a porte aperte (con la speranza che non coincida con l’ultima). Circa trecento tifosi hanno assistito all’allenamento con la curiosità di chi attende un segnale da interpretare in maniera positiva in vista del quarto di finale play off con l’Ascoli (venerdì alle ore 20.30 al Cino e Lillo Del Duca). Nella circostanza gli uomini di Fabio Caserta avranno a disposizione un solo risultato per passare il turno. Nessuna deroga, alla semifinale si accede solo con la vittoria da ottenere nei 90 o 120 minuti. In caso di parità al termine dei tempi supplementari, infatti, a gioire sarebbero i marchigiani in virtù del miglior piazzamento in classifica.
Sessione iniziata in perfetto orario alle 15.30, come da programma, ma la rappresentanza della Curva Sud ha occupato gli spalti dopo una ventina di minuti. Il primo atto è stato quello di esporre uno striscione recante una frase che non lascia scampo a interpretazioni (“Fuori le p…”, intuibile cosa ci fosse al posto dei puntini di sospensione). Poi diversi cori, fumogeni, e infine il colloquio con i calciatori e lo staff tecnico nei pressi della ringhiera laterale: “Siamo con voi, vogliamo undici leoni in campo, l’importante è lottare fino alla fine”, la sintesi del colloquio. Letizia e compagni sono tornati negli spogliatoi tra applausi e frasi di incoraggiamento, la maggior parte delle quali rivolte a Lapadula, chiamato a prendere in mano le redini di un attacco per lungo tempo rimasto orfano del suo apporto.
Per quel che riguarda esclusivamente le situazioni di campo, la sessione pomeridiana si è svolta senza Sau; Moncini e Forte si sono invece allenati a parte, mentre Glik e Viviani dopo gli esercizi iniziali non hanno partecipato alla partitella conclusiva.