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Sono scappati dall’Afghanistan insieme ai loro tre figli per l’emergenza, vivendo sulla loro pelle l’incubo della guerra. Hamidullah, 47 anni, e Sonila, 29 anni, sono arrivati in Italia come rifugiati nel mese di agosto del 2021, cercando di iniziare una nuova vita, lontana dal terrore quotidiano.

Il S.A.I. di Molinara, in quanto rete di accoglienza di profughi afgani, si è subito mobilitato per far arrivare la famiglia nel suo paese e l’8 febbraio 2022 i cinque sono stati accolti sul territorio fortorino diventando beneficiari del servizio. L’ente ha infatti richiesto e ottenuto l’ampliamento dei posti passando così dagli iniziali 20 agli attuali 35. La nuova famiglia va quindi ad affiancare gli altri beneficiari, provenienti da altre parti del globo, aumentando la varietà culturale oramai presente a Molinara.

La notizia più lieta è però l’accoglienza che la scuola ha riservato ai tre piccoli. Una vera e propria attesa per il loro arrivo. “La felicità sul volto dei nuovi compagni di classe è motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità. La scuola pratica l’integrazione, l’inclusione, la parità di genere e combatte contro uno dei problemi che riguardano i piccoli paesi, lo spopolamento. È attraverso queste esperienze che i bambini vivono che si va a toccare con mano la possibilità di arrivare concretamente a parlare di uguaglianza, di attendere l’arrivo di una nuova persona accogliendola nel migliore dei modi.” Così spiega l’assessore alla cultura Lucilla Cirocco che sottolinea l’importanza della scuola come veicolo di promozione sociale. “Si tratta di un punto importantissimo, il confronto con culture diverse diventa ricchezza per il nostro territorio e per la comunità scolastica. Un piccolo paese come Molinara vive di queste esperienze ed è fondamentale per la crescita del paese stesso”.
Molinara punta infatti, da anni ormai, all’inclusione e, attraverso il S.A.I. e i suoi servizi, alla parità e all’interculturalità, per offrire ai beneficiari la speranza di una vita migliore.