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Benevento – Anche la Campania mira ad incentivare il Turismo lento e sostenibile, ripristinando cammini e sentieri escursionistici. 

Si è appena concluso infatti il sopralluogo della Via Francigena in Campania, per il ripristino di questo antico e famoso cammino. 

La Guida Ambientale Escursionistica Annalisa Galloni ha percorso a piedi tutti i 450 km del cammino, conducendo un’opera enorme di verifica sia del sentiero ufficiale, lungo 200 km, che delle varianti, 250 km, per prendere coscienza dello stato dei luoghi.

Annalisa ha camminato tutti i giorni, con sole, pioggia, nebbia e perfino neve; e non l’ha fatto quasi mai da sola!

Come lei stessa ha comunicato: “Tantissime persone che seguivano l’andamento dei sopralluoghi attraverso la pagina ANIME ERRANTI, mi hanno contattato per chiedere di camminare con me durante i sopralluoghi e partecipare a questo splendido progetto.

Il ripristino della Via Francigena rappresenta infatti per la Campania un’importante occasione per rilanciare il turismo lento e sostenibile, per scoprire le bellezze dell’entroterra campano, e per aiutare i piccoli borghi attraversati dal cammino, che vivono spopolamento e abbandono”. 

Un incarico che ha svolto d’intesa per l’Agenzia per il Turismo della Regione Campania, che, possedendo ora le informazioni necessarie, potrà occuparsi della messa in sicurezza del percorso e dell’installazione della segnaletica, per rendere finalmente questo cammino accessibile e sicuro. 

 “Tutto il lavoro svolto è stato mostrato in diretta attraverso foto e storie pubblicate sui miei canali social Anime erranti. Come ha avuto modo di vedere chi ci ha seguito, non è stato un lavoro facile: abbiamo trovato sentieri ostruiti dalla vegetazione, sentieri ostruiti dalla spazzatura, e tante altre difficoltà. Ma ci siamo riusciti!

Grazie anche al supporto dell’associazione Europea delle Vie Francigene che mi ha fornito tutte le informazioni sul percorso e di molti sindaci e associazioni dei comuni attraversati dal cammino, entusiasti del lavoro che stavamo svolgendo, come a Riardo, Roccaromana, Pietramelara.

Molti sono anche i risultati già ottenuti, grazie all‘intervento di cittadini e associazioni, nel ripulire sentieri ostruiti dalla vegetazione, come a Vitulano, avvenuta a cura del Prof. Nicola Matarazzo dell’associazione Trekking Camposauro, a Sessa Aurunca, grazie all’intervento del Dott. Carmine Venasco, di Legambiente e del vicesindaco Italo Calenzo, a Teano, grazie alla passione di Pasquale Fascitiello e dell’associazione Plastic Free, a Roccamonfina, grazie ai volontari Anime Erranti APS”.

Ma, come ci spiega Annalisa, la verifica del percorso è solo il primo passo.

“Fondamentale, sarà ora il lavoro di informazione; da qualche giorno è infatti stata pubblicata la guida ufficiale della VIA FRANCIGENA DEL SUD. Ma i pellegrini che giungeranno in Campania si ritroveranno ad attraversare luoghi in cui la comunità non è a conoscenza della presenza del cammino e non sapranno quindi né cosa sta facendo lì il pellegrino, né come dargli supporto o informazioni.

Il prossimo obiettivo, oltre all’installazione della segnaletica, sarà quindi organizzare degli eventi di formazione e informazione per “istruire” gli abitanti dei luoghi attraversati dal cammino, in special modo i gestori di attività turistiche quali accoglienza e ristoro.

Nonché fornire ad alberghi, bar e chiese i preziosi timbri per la Credenziale, ossia il “passaporto” che il pellegrino ha con sé lungo il cammino, sui cui ogni giorno reperisce i timbri dei luoghi attraversati, per dimostrare che ha compiuto il cammino e ricevere poi il Testimonium, il documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio.

Il lavoro è solo all’inizio, ma un passo alla volta sono certa che renderemo la Campania una terra di cammini, turismo lento e sostenibile”.