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La cultura della memoria e l’educazione alla legalità: un’esperienza di educazione civica attraverso la piantumazione dell’Albero di Falcone, insieme al ricordo di chi ha servito la Patria donando la propria vita in maniera eroica.

Il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Solopaca ha preso parte, insieme ai suoi ospiti, all’evento che si è svolto il 30 maggio presso lo spazio antistante il Plesso di Solopaca, Scuola Secondaria di Primo Grado. Durante questa significativa giornata, è stata messa a dimora una talea ricavata dal “Ficus macrophilla columnaris magnoleides” situato dinanzi alla casa del Giudice Giovanni Falcone a Palermo, divenuto simbolo di legalità e libertà.

L’idea per questo progetto è nata lo scorso anno, grazie all’incontro dei Sindaci Junior dell’IC con la sorella del giudice, Dott.ssa Maria Falcone, durante il XX Convegno Nazionale dei Minisindaci dei Parchi d’Italia, facenti parte del Progetto Coloriamo il Nostro Futuro. Da quel momento, è emersa la necessità di scrivere, ricordare, sensibilizzare e diventare testimoni di legalità, non solo con pensieri ed emozioni personali, ma soprattutto con la consapevolezza di mantenere vivo il legame con coloro che con coraggio e determinazione hanno servito la Patria, lasciando esempi di alta dignità.

Il progetto, denominato “Un Albero per la Memoria e per il Futuro”, è stato accolto con entusiasmo dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Rosa Pellegrino, e ha visto la partecipazione attiva dei Carabinieri Forestali Nucleo Tutela Biodiversità di Agerola, guidati dal Comandante Alessio Lopa. La presenza delle autorità locali, degli operatori del SAI, dei docenti, degli alunni e delle famiglie ha evidenziato la valenza educativa e formativa dell’evento.

Durante la manifestazione, gli alunni, insieme ai ragazzi ospiti del SAI di Solopaca, hanno dato il via alle celebrazioni cantando e suonando con i flauti dolci l’inno d’Italia. Momenti significativi ed emozionanti hanno incluso la recita della poesia di Giovanni Pascoli intitolata “La Quercia caduta”, simbolo di responsabilità verso le persone fragili e l’importanza della tutela della biodiversità.

La lettura di frasi riguardanti le tematiche della legalità e gentilezza ha reso omaggio alla memoria di chi ha perso la vita con dedizione e coraggio, senza mai sottrarsi ai propri doveri. In particolare, è stata ricordata Emily Vegliante, giovane carabiniera a un anno dalla sua scomparsa, con due targhe dedicate a lei: una affissa vicino alla panchina della Gentilezza davanti alla scuola e l’altra posta sotto la bandiera d’Italia.