Da quel 14 agosto 2018 allorché venne giù il ponte sul Polcevera a Genova, uccidendo decine di automobilisti di passaggio, questo ponte beneventano, progettato tra il 1954 e il 1955 dallo stesso ingegnere Morandi che aveva unito due parti del capoluogo ligure, il manufatto, lungo non più di duecento metri, è stato un sorvegliato speciale. Non si temeva soltanto per la sua stabilità, ma anche per una serie di opere accessorie che non erano state mai realizzate nel corso dei decenni, come ad esempio la ringhiera sulle spalle. Il sindaco Clemente Mastella aveva voluto assolutamente essere sicuro della stabilità del ponte ed aveva anche chiesto la collaborazione dell’Università del Sannio per certificarne la sicurezza.
Alla fine sono passati 6 anni durante i quali il ponte è stato più volte chiuso, poi riaperto a senso unico alternato ed infine da maggio scorso chiuso nuovamente con la solenne promessa che a settembre 2024 i lavori di rifacimento completo iniziati a luglio 2023 sarebbero stati ultimati ed il ponte riaperto completamente. Non è andata così. Si continua a lavorare su una corsia (per intenderci quella che guarda la Gran Dormiente), che appare impercorribile per molto tempo ancora; mentre sull’altra corsia, le auto (e solo le auto) debbono rispettare le indicazioni dei due impianti semaforici posti ai capolinea, con la speranza che questi impianti funzionino senza interruzioni come invece era stato per il passato, quando si spegnevano del tutto con le prime ore del mattino probabilmente per l’esaurirsi delle pile alimentate a fotovoltaico. I numerosi stop and go per questi lavori hanno suscitato moltissime polemiche, anche di natura politica, causando l’esasperazione degli abitanti del quartiere Capodimonte, costretti a lunghi tragitti e di quelli del quartiere Ponticelli, obbligati a fare i conti con un considerevole aumento del traffico.
Negli ultimi mesi le polemiche si sono acuite perché a giudizio di molti il cantiere risultava abbandonato e solo con l’inizio di settembre ha visto la ricomparsa di camioncini, furgoni, macchine operatrici ed operai. Oggi la parziale apertura. Per quella definitiva non è stata ancora comunicata la data.