di Valentina Scognamiglio
Nell’ultima esibizione della stagione estiva, l’OFB dedica la serata al maestro Morricone, genio indiscusso della musica italiana, che ha portato in tutto il mondo il nome del ‘Bel Paese’.
Con la direzione del maestro Stefano Cucci e la presenza del violino solista Marco Serini, due tra i più stretti collaboratori del maestro Morricone, alcune tra le sue opere più famose, scritte per registi come il suo caro amico Sergio Leone, Giuseppe Tornatore o De Palma, hanno immerso il pubblico del Teatro Romano in un’atmosfera da film.
Accanto a questi capolavori, ‘Bolognini Suite’, scritta poco prima della morte del maestro Morricone è stata eseguita per la prima volta con questa orchestrazione. Come ha raccontato il violino solista Serini, che ha anche insegnato nella nostra città per dodici anni, questa suite non era mai stata eseguita nella formazione orchestra e violino a causa della morte del Maestro. Suite a cui Serini è molto legato, in cui all’interno ci sono due brani molto importanti per il violinista che ha auto il grande onore di essere il violino solista del Maestro per tantissimi anni.
Non solo musica, anche aneddoti che hanno raccontato la personalità di questo grande compositore che vedeva la musica in un modo un po’ di verso dai suoi colleghi e che forse, anche per questo, è riuscito a creare indiscussi capolavori immortali senza tempo. Un genio così grande da essere in grado di creare una musica solo guardando le dita di un attore muoversi a caso sullo strumento, facendo nascere così uno dei brani per oboe più famosi ed importanti scritti per un film ‘Mission’.
E così, come sempre, il Teatro Romano si è confermato location perfetta per accogliere eventi come questo, eventi che lo riempiono fino all’ultimo posto, eventi in cui l’atmosfera gioca un ruolo cardine e che sarebbe bello non terminassero mai, ma come tutto l’estate finisce, per qualcuno con piace, per qualcun altro no, e le stagioni si alternano come è sempre stato e sempre sarà.