di Valentina Scognamiglio
Una madre sui generis, Angela, protagonista dell’ultimo romanzo di Antonio Franchini, presentato questo pomeriggio al Teatro Comunale da Stefano Petrocchi e Maria Cristina Donnarumma, alla presenza dell’assessora alla cultura Tartaglia Polcini.
“Benché da molti sia considerata una bella donna, mia madre puzza” è l’incipit del romanzo in cui, il narratore, nonché figlio della protagonista, racconta la figura di una madre inusuale, diversa dalle donne della sua epoca perché non voleva attenersi al ruolo che la società del dopoguerra aveva assegnato alle donne e che per questo, e probabilmente anche per altro, si era ritrovata ad odiare tutto e tutti senza nasconderlo.
Una figura a cui stare accanto, come racconta Franchini, non era facile. Un vulcano pronto ad esplodere come l’ha definita Petrocchi e a farti esplodere come ha aggiunto l’autore. E che si fa se si vive accanto ad un vulcano? “Si cerca di sopravvivere abituandosi, ma non ci si abitua mai”.
Una donna materiale in modo esasperato, una mamma che è l’opposto delle madri del nostro immaginario. Ma infondo una madre non è altro che una donna e questo non implica che una donna sia per forza una buona madre.
Eppure questo libro non è un modo per gettare fango su Angela, che probabilmente non era stata in grado di dimostrare amore, è invece un modo per onorarla e per farla conoscere a chi non l’ha potuta incontrare.
Una sannita doc, fiera delle sue origini e che nonostante abbia vissuto la maggior parte della sua vita a Napoli ha sempre portato in alto le sue origini, per questo nessun posto sarebbe stato migliore per parlare di lei più di Benevento.
Un romanzo che mostra quello che un figlio o una figlia difficilmente avrebbero voglia di raccontare: una madre non piacevole da avere accanto. Eppure in questo racconto è palese l’amore verso questa figura, l’amore di un figlio che ha cercato per tutta la vita di affrontare, di sopportare, di gestire e di capire una madre, ma prima di tutto una donna, difficile da avere accanto.
“Un eccezionale personaggio letterario” come l’ha definita Franchini, che tutti dovrebbero conoscere, soprattutto chi ha una madre un po’ complicata proprio come era Angela, perché in fondo, la maggior parte delle persone ha un rapporto comlesso con almeno uno dei genitori e leggerlo con gli occhi di qualcun altro potrebbe aiutarci a far pace con loro.