È stato un derby da sliding doors per il Benevento caduto al ‘Partenio-Lombardi’ (1-0) a otto minuti dalla fine per un missile di Sgarbi dal limite dell’area, ma sessanta secondi prima era stato Pinato ad avere sui piedi la palla del match-point. Ancora una volta ha pesato in maniera enorme l’assenza di un finalizzatore come Lanini: bravi i giallorossi ad arrivare con il fraseggio fino agli ultimi venti metri, ma senza un vero ‘pivot’ la compagine sannita è apparsa incapace di fare davvero male all’Avellino.
SCELTE – Mister Auteri, alla fine, ha deciso di riproporre lo stesso assetto di Monterosi piazzando Pinato alle spalle di Ciciretti e Perlingieri. In difesa confermato in blocco il reparto messo in campo contro la Juve Stabia con Pastina e Berra ai lati di Capellini, quest’ultimo preferito a Terranova. In mezzo al campo, scontate le scelte sugli esterni di Simonetti (a destra) e Masciangelo (a sinistra) mentre accanto a Nardi il tecnico ha optato per Talia, capace nelle intenzioni di assicurare filtro e ordine.
AVVIO – Neanche il tempo di accomodarsi sulle tribune e per due volte Ciciretti ha scaldato le mani a Guidotti, ma al 12’ ha tremato la retroguardia giallorossa quando è servito il miglior Paleari (voto 7) per disinnescare un colpo di testa ravvicinato di Cionek. Poi il portiere giallorosso è stato reattivo al punto giusto per avventarsi per primo sulla sfera in una frazione che poi è scivolata via senza altri grandi pericoli, tranne una punizione di Liotti al 46’ finita di un soffio fuori con Paleari che ha controllato la traiettoria con lo sguardo. Nella ripresa l’estremo difensore giallorosso è salito in cattedra al 25’ quando ha abbassato la saracinesca su Gori mentre pochi minuti più tardi ha scelto il tempo in maniera perfetta togliendo il pallone dai piedi di Ricciardi.
DIFESA – Così come era già successo contro la Juve Stabia, anche ad Avellino la difesa è stata quasi un bunker impenetrabile ed è servita una prodezza di Sgarbi per rompere l’equilibrio. Imperiosa la prova di Pastina (voto 7,5), al quale forse può essere imputata solo la troppa foga in alcune occasioni quando ha rischiato il giallo, poi arrivato nel finale di gara. Di mestiere l’intervento su Gori in area al 33’ quando poteva anche starci il penalty, ma l’attaccante biancoverde ha accentuato troppo la caduta inducendo l’arbitro a non intervenire. Da applausi anche la prestazione di Berra (voto 7), una sicurezza nella sua zona di competenza e capace anche di alcuni ‘strappi’ che avrebbero meritato miglior sorte quando il pallone è arrivato dalle parti degli attaccanti. Ok anche Capellini (voto 7), che in poco più di una settimana ha fermato prima Adorante e poi Patierno.
MEDIANA – In mezzo al campo ha pagato la scelta di Auteri di puntare su Talia (voto 6,5) che ha assicurato sostanza e qualità. Bene anche Nardi (voto 6,5), al quale però è mancato spesso un riferimento in attacco quando è riuscito con le sue accelerazioni ad uscire dalla morsa del pressing irpino. Alta nel primo tempo una conclusione dai trenta metri che avrebbe meritato migliore fortuna. Senza acuti e senza grandi errori la gara di Masciangelo (voto 6): corsa e voglia di sacrificio, ma anche tanti cross sbagliati. Di sostanza la gara di Simonetti (voto 6,5), un mastino che non si è fermato un attimo risultando prezioso nello spezzare il ritmo degli irpini.
ATTACCO – È durata cinquanta minuti la gara di Ciciretti (voto 6), costretto a dare forfait al 5’ della ripresa per un problema muscolare che dovrà essere valutato per capire la sua entità, anche se le prime sensazioni non promettono nulla di buono. Nel primo tempo erano stati suoi un paio di squilli in avvio, ma la condizione non è apparsa fin da subito la stessa vista contro la Juve Stabia. Ancora una prova positiva per Perlingieri (voto 6,5), che ha iniziato la gara conquistando una punizione dal limite e facendo un sombrero ad un avversario, non male in termini di personalità per un 2005 che fine a qualche settimana fa giocava con la Primavera. Sua una conclusione nella ripresa che ha creato notevoli problemi a Ghidotti e tante giocate importanti. Sulla gara di Pinato (voto 5) pesa come un macigno l’errore clamoroso a due passi dal limite dell’area piccola, a conti fatti l’episodio che ha deciso il derby perché quasi sull’azione successiva Sgarbi ha trovato il jolly da tre punti. Qualche sussulto il più rispetto alle ultime prove opache per Starita (voto 5,5), che ha avuto anche un paio di situazioni interessanti dalle sue parti ma non è stato capace di affondare il colpo. Buona per voglia e intensità la prestazione di Ferrante (voto 6), che avrebbe forse meritato più spazio quando la ‘mossa’ Pinato ha iniziato ad evidenziare tutti i suoi limiti. Pochi minuti per Ciano (sv), giusto il tempo di provare a spedire un paio di palle in area senza fortuna.
MISTER – Senza Lanini non si canta messa. L’assenza dell’ex Reggiana ha inciso in maniera notevole in questa parte finale di stagione e mister Auteri (voto 6) ha dovuto arrangiarsi nel reparto avanzato. Al ‘Partenio-Lombardi’, però, non ha convinto la scelta di Pinato, a prescindere dal gol (decisivo) fallito nel finale. L’ex Pordenone è apparso troppo compassato per reggere il ritmo di una gara giocata a mille all’ora. Nel finale, poi, i crampi di Pastina hanno reso tutto più difficile fino al gol di Sgarbi che ha fatto diventare amarissima la serata della Strega. L’obiettivo, chiaramente, era quello di portare a casa almeno un punto e giocarsi tutto nelle ultime due giornate per il secondo posto, impresa vanificata dalla prodezza di un singolo, ma sul piano del gioco il Benevento non è affatto dispiaciuto, almeno fino al momento di finalizzare. Senza Lanini il Benevento si è smarrito in attacco: lo dicono i numeri, specchio di una squadra che da qualche settimana viaggia ad un ritmo lentissimo e fa una maledetta fatica a buttarla dentro.
Avellino-Benevento 1-0
Rete: 83’ Sgarbi
Avellino (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti; Cionek, Frascatore; Llano (21’st Sgarbi), De Cristofaro, Armellino, Rocca (21’st Ricciardi), Liotti (30’st Tito); Patierno, Gori. A disp.: Pane, Pizzella, Palmiero, Russo, Mulè, Rigione, Dall’Oglio, Marconi, Pezzella, Tozaj. All.: Pazienza
Benevento (3-4-1-2): Paleari; Berra, Capellini, Pastina; Simonetti, Talia, Nardi, Masciangelo (38’st Ciano); Pinato; Perlingieri (17’st Ferrante), Ciciretti (7’st Starita). A disp.: Nunziante, Manfredini, Meccariello, Karic, Kubica, Marotta, Agazzi, Viscardi, Terranova, Carfora, Lanini, Bolsius. All.: Auteri