Tempo di lettura: 2 minuti

La UOC di Ginecologia dell’AORN “San Pio” di Benevento entra a pieno titolo nella nuova frontiera della chirurgia minivasiva, affidandosi al Robot “Da Vinci”, uno dei robot chirurgici più diffusi al mondo. Una giovane donna è stata sottoposta ad un intervento di asportazione robot-assistita, di un voluminoso teratoma ovarico, ossia una neoformazione ovarica tumorale benigna, preservandone la fertilità. La chirurgia ginecologica,  affidandosi all’utilizzo della metodica robotica con i suoi 4 bracci automatizzati, ha una precisione chirurgica non confrontabile con altre tecniche, superando i limiti legati alle difficoltà di trattare, con la chirurgia tradizionale o con la più recente laparoscopia, patologie in sedi anatomiche difficili da raggiungere, sia di natura benigna che tumorale.

Con questa tecnica l’UOC della ginecologia dell’AORN “San Pio” garantisce alle proprie pazienti tutti i benefici della mini invasività: nessuna cicatrice estesa sull’addome, ridotta degenza postoperatoria e ripresa più rapida. L’equipe formata dal Primario dott. Luciano Pino, dal dott. Nicola Antonio Ciarlo, dalla dott.ssa Gilda De Biasio e dalla dott.ssa Luigia Straccia, con il supporto tecnico dello specialist ingegnere pasquale Poerio ha eseguito l’intervento in tempi brevi, in assenza di perdite ematiche intraoperatorie, con il minimo rischio chirurgico, garantendo alla donna un rapido e sicuro decorso postoperatorio con  minima dolorabilità.

“L’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale San Pio di Benevento si conferma un Ospedale strategicamente importante della rete ospedaliera campana, capace di dare risposte sempre più qualificate ai cittadini – utenti. Il Robot Da Vinci consente ai nostri professionisti di usufruire di un’eccellente tecnologica, tutto a vantaggio dell’assistito. Non posso che ringraziare, ancora una volta i medici ed il personale sanitario, sempre attenti alle esigenze di modernizzazione e sensibili all’adeguamento tecnologico delle nostre attrezzature“ – afferma il Direttore Generale Maria Morgante.