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Evento conclusivo del progetto SEME: le aziende agricole che si aprono al sociale. 40 laboratori in tre aziende agricole, con il coinvolgimento di alunni e persone fragili. Nella giornata finale del progetto SEME sono state riepilogate le attività svolte e, soprattutto, è stata ribadita la visione di insieme tra le aziende agricole e il terzo settore.

La Villa Comunale di Paduli ha ospitato la giornata conclusiva del progetto Seme, Spazio Educativo Multifunzionale, progetto di agricoltura sociale sviluppato e realizzato nella provincia di Benevento.

Il progetto, promosso dal GAL Taburno Consorzio nell’ambito del PSR Regione Campania 2014/2020 con la misura d’intervento 16.9.1 “Agricoltura sociale, educazione alimentare, ambientale in aziende agricole, cooperazione con soggetti pubblici/ privati”, è quindi giunto al termine, dopo aver realizzato numerose iniziative sul tema dell’agricoltura sociale, ma non solo.

Per l’evento finale è stata organizzata una giornata ricca di momenti di apprendimento, con lo svolgimento dell’ultimo laboratorio “Giardino Sensoriale”, allestito in uno spazio all’interno della Villa comunale di Paduli, dove gli alunni dell’Istituto Statale “E. Falcetti” hanno potuto vivere un’esperienza che ha coinvolto tutti i sensi, tra i quali il tatto, tramite il cammino a piedi nudi su legno e pietra.

L’esperienza è stata condivisa anche dalle persone con fragilità del Borgo Sociale di Roccabascerana e dai ragazzi dell’Associazione Dolcemente, entusiasti dei profumi e dei colori della natura che ne hanno stimolato l’olfatto e la vista.

Dopo una ricca merenda per i più piccoli, alle ore 12:00 si sono svolti i lavori conclusivi del progetto, con la presentazione del Manuale di Agricoltura Sociale e gli interventi di:

  • Domenico Vessichelli, Sindaco di Paduli;
  • Filomena Costanzo, coordinatrice del progetto Seme;
  • Francesco Giangregorio, Direttore Generale della Rete di Economia civile Sale della Terra, stakeholder di progetto
  • Gennarino Masiello, nella doppia veste di presidente di Cerealicola del Sannio, capofila di progetto e Presidente di Coldiretti Campania, partner di progetto.

introdotti e moderati da Giorgia Volpe, assistente al coordinamento del progetto e coordinatrice per la stesura del manuale.

Dopo i saluti del Sindaco di Paduli Domenico Vessichelli, che ha sottolineato “l’importanza di trasformare l’agricoltura in un messaggio sociale”, Filomena Costanzo ha esposto gli obiettivi e le attività svolte durante il progetto, partendo dai concetti di Agricoltura Multifunzionale, Sviluppo Rurale Sostenibile e Cooperazione. Attraverso la messa in atto di strategie di Sviluppo Locale è stata incentivata e rafforzata quella che oggi viene comunemente chiamata Agricoltura sociale, con uno sguardo importante all’educazione alimentare ed ambientale.

L’indicatore principale del progetto è stato quello di creare, nelle aziende agricole, uno Spazio Educativo Multifunzionale, attraverso una serie di attività per la valorizzazione del mondo imprenditoriale agricolo, da un lato, e dell’inclusione sociale dall’altro.

L’Azienda Agricola è diventata luogo di accoglienza, aggregazione, percorso di inclusione socio – lavorativa, luogo che ha accolto attività culturali e sistemi di welfare locale.

Circa quaranta i laboratori svolti nel corso del progetto che hanno coinvolto alunni delle scuole secondarie e categorie fragili tra cui persone disabili o con sindrome di autismo, ex detenuti, immigrati, pazienti in PTRI, condotti nelle aziende agricole partner di progetto, “Il Ristoro del Viandante” di Antonio Carbone in San Giorgio del Sannio (BN), “Taverna del Marchese” di Mariantonietta Caraccio in San Giorgio la Molara (BN)

Francesco Giangregorio ha ribaltato il concetto di agricoltura sociale in “agricoltura coesiva”, inteso come un ritorno dell’agricoltura alla sua vocazione originaria, ovvero come momento di coesione sociale e territoriale, di riunione delle comunità che includono persone fragili e non fragili; la dimensione di comunità ha infatti caratterizzato il progetto, lasciando tanto soprattutto alle persone con fragilità che vi hanno preso parte, che hanno avuto un’opportunità di formazione e di avvicinamento al mondo agricolo.

Prima delle conclusioni affidate a Gennarino Masiello, si è svolta la premiazione del concorso fotografico “Conosco il mio territorio”, un momento emozionante che ha visto protagonisti le persone con fragilità del Borgo Sociale di Roccabascerana e dell’associazione Dolcemente, entrambi vincitori per la migliore foto rispettivamente nelle categorie “Arte e natura” e “Cibo”.

Toccanti le testimonianze di due utenti del Borgo, con un racconto personale di cosa il progetto ha significato per loro, ad esempio usare le mani per toccare la terra e i fiori è stato significativo perché in passato molti di loro hanno maneggiato cose “sporche” o usato le mani in modo violento, quindi vivere una situazione che rende così liberi e uniti ha dato modo loro di avvicinarsi ancora di più alla natura e di apprezzare la vita che la natura racchiude in sé.

Ultimo premio per la categoria “Comunità” alla Fattoria sociale di Villa Mancini di Ponte, ritirato dal direttore di Sale della Terra.

A conclusione un emozionato Gennarino Masiello che ha sottolineato come il successo del progetto sia ben rappresentato dalla stretta di mano che una ragazza di Dolcemente ha dato a un compagno per infondergli sicurezza durante il suo discorso: “il seme è diventato pianta, bisogna coccolarla e nutrirla” con nuovi dimensioni e nuovi spazi, sottolineando il bisogno di seminare al proprio interno, incrociando altri mondi, come il partenariato tra pubblico e privato, fondamentale proprio per il supporto fornito al progetto dalle amministrazioni.

Da soli non si va da nessuna parte, insieme si fanno grandi cose”.

La conclusione del progetto è solo l’inizio di un nuovo percorso, Francesco Giangregorio di Sale della Terra ha invitato l’Associazione Dolcemente a collaborare e ad avvalersi degli spazi della rete per attività e progettazioni da fare insieme, sposando appieno lo spirito e gli obiettivi finali di Seme.

Si ringraziano i partner di progetto: Cerealicola del Sannio Soc. Coop. Agricola ARL (Capofila), Federazione Provinciale Coldiretti Benevento, Comune di Ginestra degli Schiavoni, Comune di Paduli, Comune di Buonalbergo, Comune di Cautano, Comune di Airola, Comune di Moiano, Az. Agr. Caraccio Mariantonietta – San Giorgio la Molara, Az. Agr. Antonio Carbone – San Giorgio del Sannio.