Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del coordinatore territoriale del Fai Cisl Irpinia-Sannio, Alfonso Iannace.
“Avevamo preso atto del cambio di registro in Regione Campania avvenuto per far fronte ai notevoli ritardi nei pagamenti salariali dei lavoratori idraulico-forestali attraverso l’approvazione del Documento Economico di Pianificazione Forestale (alimentato da fondi FESR -Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale-) e finalizzato a dare una svolta all’intero settore della forestazione; alleviando così le lunghe attese per gli stipendi ai lavoratori (si pensava sic!)
Infatti le Comunità Montane e la Provincia da sempre sono sottoposti ad enormi difficoltà assumendosi responsabilità politico-amministrative per poter dare un sollievo ai propri dipendenti attraverso l’anticipazione di cassa.
Sono previsti agli Enti Delegati Campani, per il Piano Forestazione 2022 – 70 milioni di euro, e per il 2023 69.130.000,00 €.
Agli enti delegati Sanniti spettano i seguenti fondi così ripartiti:
- Provincia di Benevento – 2022: €209.000, 2023: € 1.183.300
- Comunità Montana Fortore 2022: €425.200,2023: € 3.300.000
- Comunità Montana Taburno 2022: € 314.000, 2023: € 1.357.600
- Comunità Montana Titerno Alto-Tammaro 2022: €635.000, 2023: €3.649.400
Ma per l’antica questione del settore “forestazione” e dei lavoratori idraulico-forestali, nonostante le varie iniziative poste in essere (non da ultimo il cambio di utilizzo dei fondi per il settore) ancora non si intravede una luce in fondo al tunnel.
Come Fai Cisl IrpiniaSannio, infatti, avevamo posto delle perplessità non sulla bontà e finalità piuttosto sull’utilizzo gestionale-amministrativo dei fondi FESR, annunciato in vari incontri dalla governance degli Enti Delegati sanniti.
Fatto sta che, ad oggi, ancora la Regione Campania non ha erogato un centesimo di quanto dovuto.
E’ scomparsa anche la parola “stabilizzazione” nonché quella del “turnover”, aumentando incertezza e scarso futuro per un settore di primaria importanza per la collettività.
Cosa dire del “servizio antincendio boschivo” iniziato con il contagocce e con squadre ridotte anche per effetto della riduzione dei finanziamenti stanziati? anche qui gli Enti Delegati si assumono grosse responsabilità.
Nel frattempo, nonostante tutto, i lavoratori idraulico-forestali, svolgono da sempre in “religioso silenzio” l’attività fondamentale di tutela e salvaguardia del territorio un bene collettivo, anche senza percepire un regolare e puntuale stipendio.
E intanto i lavoratori idraulico-forestali – ad oggi – hanno percepito sempre grazie alla sensibilità e responsabilità dei Presidenti e Tecnici/Amministrativi degli Enti Delegati, così :
- Provincia di Benevento corrisposto: Giugno e 14°;
- Comunità Montana Fortore: Aprile e acconto di 1.000€ ai lavoratori a Tempo Determinato, 1.500€ ai lavoratori impiegati e a tempo indeterminato;
- Comunità Montana Titerno Alto-Tammaro: pagato aprile 2022;
- Comunità Montana Taburno: purtroppo i lavoratori devono aver ancora corrisposto dalla mensilità di Ottobre 2021 ad aggi, quindi 12 mensilità.
- Per tutte queste ragioni il 2 agosto scorso le Organizzazioni Sindacali unitarie, di concerto con i lavoratori riuniti in assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione e riconvocato per l’otto agosto una ulteriore assemblea auspicando anche la presenza del Presidente per trovare soluzioni adeguate.
L’otto agosto è convocato anche il “Tavolo di Partenariato del settore forestale”, con l’ordine del giorno: Aggiornamento progettazione 2022.
Auspichiamo che, stante la delicatissima situazione in cui versa il settore e soprattutto i lavoratori idraulico-forestali, vengono messe in essere azioni tali che producano atti concreti e velocizzano tutti i processi burocratici.