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Ci va giù duro Grazia Pedicini, sconfitta da Giovanni Mastrocinque sul filo di lana per la carica di sindaco di Foglianise. La rappresentante di ‘Liberamente Foglianise’ attacca l’attuale primo cittadino, evidentemente ‘nervoso’ – secondo Pedicini – per il ricorso presentato al Tar sull’accertamento dei risultati elettorali dell’ultima tornata di ottobre. 

“Questa volta devo intervenire in prima persona perchè, a quanto pare, Giovanni Mastrocinque proprio non riesce a collocare i fatti in una logica politica corretta e ricade, puntualmente, in uno scontro diretto fra lui e la sottoscritta che, francamente, credo abbia stancato tutti, in primo luogo me, che ho sempre preferito, invece, far emergere la voce e la coralità dell’intero Movimento “ Liberamente Foglianise”. Si può anche capire la sua “solitudine” e la totale mancanza di un gruppo a nome del quale parlare, siamo certo abituati al protagonismo assoluto di chi si sente “ uomo solo al potere”, tolleriamo, se pur con crescente fastidio, la difesa “ a spada tratta” che sembra provenire dal solo ambito familiare, ma dobbiamo, e devo, rifiutare questo gioco al massacro che ha come scopo unico la demolizione della mia immagine.

Gli attacchi alla mia persona in campagna elettorale, unico e solo argomento delle esternazioni pubbliche di Mastrocinque, sono stati continui, gratuiti ed offensivi, ma, ogni volta, ho ritenuto di non dare ad essi seguito, ho cercato di mantenere alto il piano del confronto, interpretando il comizio elettorale come un momento di proposta politica e non già come scontro personale , privo per me di ogni interesse.
Ho incassato, con dolore, certo, ma non con meraviglia, visto il pulpito di provenienza, perfino l’accostamento della mia persona alla peste bubbonica di manzoniana memoria, da cui i cittadini, a detta del soggetto citato, avrebbero dovuto tenersi ben lontani.

Quando però la campagna elettorale si è conclusa, quando il Movimento correttamente comunica ai cittadini di aver presentato ricorso al TAR avverso i risultati elettorali e doverosamente li informa sulle procedure di controllo messe in essere dal Tribunale amministrativo, e per tutta risposta si ottiene di nuovo lo scontro frontale pesante ed offensivo, allora la misura è colma!
Da peste bubbonica sono oggi diventata “ avvelenatrice di pozzi”!

Evidentemente, Mastrocinque mi immagina aggirarmi con ghigno maligno fra la gente, distribuendo veleni mortali alle spalle delle persone, agendo nel buio della cattiveria per procurare loro ogni male.
Questa è malignità, questo è rinfocolare un clima d’odio nel paese, questo è il patetico tentativo di distruggere l’immagine di una persona che, evidentemente, ancora si teme e nei cui confronti non si hanno elementi reali di confronto ma solo accuse incredibili e pesanti, disseminate ad arte per nascondere il vuoto delle proprie argomentazioni.
Ho sempre cercato di essere una persona corretta, seria e trasparente, che ha nel cuore l’interesse del nostro paese, che avrebbe voluto per esso lavorare e impegnarsi al massimo delle sue possibilità, e non posso che respingere con forza queste scomposte manipolazioni della realtà dei fatti.

Io non “insinuo sospetti”, io parlo, dico le cose che penso con grande rispetto delle opinioni altrui e soprattutto, cerco sempre di perseguire la verità.
Ed è verità aver detto e ribadito che il ricorso era un atto dovuto e di aver riscontrato nei verbali elettorali irregolarità che richiedevano un accertamento.
E’ verità aver accolto con soddisfazione la decisione del Tar di procedere a questo accertamento, superando così la prova di resistenza e vedendo recepite le nostre osservazioni.
E’ verità affermare che il ricorso non è stato respinto.
E’ verità che attendiamo fiduciosi e sereni l’esito della intera procedura di controllo, convinti di aver fatto fino in fondo il nostro dovere.
E’ verità, piena ed incontestabile verità, che mai sono pervenute dal Movimento Liberamente Foglianise accuse alle singole persone, mai sono stati espressi sospetti di responsabilità personali, mai si sono registrati atteggiamenti di trionfalismo .
E questo nostro atteggiamento di pacata e cauta attesa dello svolgersi degli eventi è stato definito “scomposto ed estremo”.
L’agitazione e il nervosismo, a quanto pare, serpeggiano da altra parte, e spingono ad affermazioni gravi ed infanganti.
E voglio, ancora una volta, passar sopra alla “fallacia argomentativa “addebitatami dal mio dotto interlocutore, così come non meritano attenzione le proteste filiali sui social, dove addirittura si scomodano i classici latini di antica liceale memoria, si fanno incursioni perlomeno improvvide nel campo della psicologia ma, soprattutto, si dà spazio a commenti profondamente lesivi della dignità umana.

A Mastrocinque piace molto darci consigli non richiesti, anche sui nostri rapporti con i rappresentanti di lista. Stavolta viene da noi consigliargli di tacere se non ha niente di serio da dire, e di aspettare, con calma “composta”, che davvero si pervenga ad un “limpido risultato di una elezione giusta e legittima”.