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Intervenuto telefonicamente alla trasmissione TuttoSalernitana, Pasquale Foggia ha rilasciato alcune dichiarazioni che riguardano anche il Benevento. Prima di tutto, l’ex direttore sportivo dei giallorossi è tornato sullo sfogo post Cagliari che lo vide protagonista, un attacco a Mazzoleni di Bergamo, responsabile var nell’occasione.
Se hai una coscienza, il leggero contatto lo devi rivedere. Noi ci giochiamo la vita. Tu hai la coscienza sporca, l’hai sempre avuta“, furono le parole di Foggia contro Mazzoleni, reo di aver cancellato un rigore in favore della Strega dopo un contattato tra Viola e Asamoah.
Sono sfoghi dettati dalla partita, da quello che vedi e pensi. Siamo nella libera espressione di pensiero, quello è stato il mio pensiero che ho tuttora e che ripeterei altre cento volte. A volte ti accorgi che ci sono delle cose che non andrebbero fatte“, sono state le parole del dirigente partenopeo ricordando l’accaduto.
Chiuso il cassetto dei ricordi, Foggia ha commentato l’impiego di Simy, tornato titolare in serie A dopo annate deludenti, tra cui quella vissuta proprio a Benevento. “Ho avuto Simy, come ragazzo posso parlarne strabene, è un ragazzo che si impegna al massimo. Negli ultimi tre anni ha fatto uno, due gol. La Salernitana che si vuole salvare, non per Simy, non può sperare in questo“, la stoccata piazzata da Foggia.
Pensiero finale, invece, dedicato a Filippo Inzaghi, il tecnico della promozione dei record ma anche di una dolorosa retrocessione quando il traguardo sembrava possibile. “Inzaghi riesce a trascinare tutti dalla sua parte. Ha dovuto lavorare internamente, non è stato semplice, considerando i risultati che non venivano e le esigenze e le pressioni che c’erano“, ha concluso Foggia, “È uno che non dorme la notte per cercare di aggiustare qualcosa, oggi sta avendo ragione, non tanto con i risultati ma lui vince col tirarsi tutti dalla sua parte nel lavoro e nella quotidianità ed è un punto di partenza importante. Ovvio che se lo fai in corso d’opera, dove ci sono difficoltà e devi recuperare, non è semplicissimo, però è uno su cui puoi contare per fare un percorso. Oggi sta a chi gestisce quella situazione dare una mano in più“.