Benevento – “L’Ato rifiuti Benevento è, da anni, un grande problema. Nato per risolvere l’emergenza rifiuti è diventato il principale ostacolo per superarla. Tanto che non è più rinviabile la rimozione del presidente e del direttore generale che da anni ostacolano la Regione e da settimane anche la Provincia. Fino a oggi tutti, istituzioni, partiti, amministratori e sindacati concertativi, hanno abbassato lo sguardo sullo scandalo del lungo stallo imposto dal sindaco di Casalduni, presidente dell’Ato, che, in pieno conflitto d’interessi, si oppone a ospitare nel sito dello Stir di Casalduni la linea, prevista e finanziata dalla Regione, della trasformazione della frazione organica dei rifiuti in compost”. Così in una nota Marcelo Amendola, segretario nazionale Flaica Cub.
“Per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti, – aggiunge – costruendo l’impianto per trattare la frazione organica, la più inquinante, è assolutamente necessario, alla luce dell’irritante comportamento, la rimozione del presidente e del direttore generale dell’Ato rifiuti Benevento, diventati ingombranti anche alle istituzioni. Noi abbiamo denunciato da tempo lo scandaloso comportamento dei dirigenti dell’Ato. E’ giunto il momento della loro rimozione. Dopo l’elezione dei nuovi amministratori provinciale ciò diventa più facile e possibile. Far perseverare questo pericoloso disegno è scandaloso e inaccettabile. Se per superarlo bisogna denunciarlo alla Corte dei Conti, per la mala gestione delle pubbliche risorse, questo sindacato è pronto a farlo. Investiremo anche la Procura della Repubblica, per accertare se vi siano anche gli estremi penali. E’ un comportamento provocatorio e inaccettabile l’annuncio che è pronto il Piano d’Ambito ma che sarà presentato nel mese di febbraio. Che nemmeno il piano provinciale per far ripartire lo Stir è gradito e che bisogna ancora discutere. Invitiamo tutte le forze politiche e sindacali a intervenire per evitare che l’arroganza vinca ancora contro la risoluzione del problema rifiuti nella nostra provincia. Ricordiamo che da anni la Regione è sanzionata dagli organismi europei per 120mila euro al giorno per non aver ancora chiuso il ciclo dei rifiuti. I lavoratori dipendenti dello Stir e degli ex Consorzi non possono più attendere per colpa di un sindaco che si è impuntato per mostrare quanto alta e forte sia la sua potenza decisoria e politica. Questa scadente farsa è durata fin troppo a lungo. Non è più sopportabile, né umanamente né politicamente.
Per quanto riguarda la proposta del consigliere provinciale e sindaco di Foiano Val Fortore, Giuseppe Ruggiero, di allocare nel proprio comune l’impianto di compostaggio, trasformazione della frazione biologica umida in compost ammendante, utilizzabile da tutti i Comuni del Fortore, si ricorda che l’impianto già esiste nel comune di Molinara. l’attento Ruggiero dovrebbe saperlo. Ha bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione per renderlo funzionale. Non c’è alcun bisogno di un doppione a pochi chilometri. Basta sperpero di denaro pubblico!”.