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In merito alla proposta di legge regionale sul fine vita, in discussione oggi presso il Consiglio Regionale della Campania, desidero esprimere alcune considerazioni”.
 
Così in una nota Claudine Sassi, responsabile provinciale Dipartimento Vita e Valori non negoziabili di FdI Sannio e referente regionale di Pro Vita & Famiglia Onlus.

Innanzitutto – prosegue Sassi – va sottolineato che il tema del fine vita rappresenta una materia estremamente delicata, che richiede una riflessione approfondita e condivisa. Tuttavia, risulta evidente come, sul piano normativo, questa tematica esuli dalle competenze dirette delle Regioni, come dimostrato anche da esperienze analoghe in altri contesti istituzionali.

Sul piano etico, invece, credo fortemente che le persone affette da patologie gravi, terminali o fortemente invalidanti non debbano essere lasciate sole di fronte alla sofferenza, né tantomeno lssciate a considerare il suicidio medicalmente assistito come unica via d’uscita. La società ha il dovere di offrire loro ogni supporto possibile, attraverso una rete efficace di cure palliative, assistenza domiciliare e sostegno psicologico, capaci di accompagnarli con dignità fino al termine naturale della vita.

Non possiamo limitarci a proporre scorciatoie che rischiano di ridurre il valore della vita umana a una questione di efficienza o sostenibilità. Ogni persona merita di essere sostenuta, curata e accompagnata, non abbandonata o spinta a rinunciare alla propria esistenza.

Ritengo quindi – conclude – che sia necessario investire risorse e competenze per potenziare l’accesso alle cure e ai servizi per i malati e le loro famiglie, rafforzando una cultura della vita che sappia davvero prendersi cura della fragilità, anziché arrendersi di fronte ad essa”.