Nel ricordo di Vito Palmieri gran mentore del Festival filosofico “Sophia” scomparso alcuni mesi or sono, si è aperta la Conferenza stampa dell’11esima rassegna di questo appuntamento che richiama sempre un grandissimo interesse da parte degli allievi delle Scuole Superiori non solo sannite.
Commossa l’ideatrice del Festival Carmela D’Aronzo, che con Vito ha condiviso la gran parte della sua vita, nell’illustrare nella Sede del Rettorato dell’Università del Sannio il programma della Edizione 2025 che vuole essere anche un omaggio allo scomparso: “Abbiamo deciso io e i miei figli di continuare a organizzare il festival affinché tutto il lavoro, l’impegno, la dedizione spesi in questi anni non cada nel nulla. Lui ci ha sempre dato sicurezza e tranquillità”. Per dare un giusto ricordo è stata istituita una nuova borsa di studio che si aggiunge così alle 11 già esistenti: questa borsa di studio è stata voluta proprio dalla Famiglia Palmieri, che si aggiunge dunque a quelle concesse dall’Università degli Studi del Sannio e dagli sponsor.
Alla Conferenza Stampa era presente il Rettore Gerardo Canfora che ha voluto incoraggiare l’ideatrice D’Aronzo: “Lei ha avuto la tentazione di mollare il Festival. Ma è doveroso andare avanti”. D’Aronzo ha annuito e così il Festival della Filosofia “Sophia” per il 2025 sarà illuminato dalla partecipazione di grandi nomi del pensiero contemporaneo che si alterneranno dal prossimo 10 marzo al 16 maggio con 12 incontri sul tema principale della Conoscenza. A Benevento interverranno Dacia Maraini, Umberto Galimberti, Maurizio Ferraris, Umberto Curi, Carlo Galli nelle tre location individuate per gli incontri: il Teatro San Marco, il Teatro Vittorio Emanuele e l’Auditorium Sant’Agostino.
Hanno partecipato alla presentazione questo pomeriggio anche i 3 studenti, sorteggiati tra i vincitori del concorso “Io Filosofo/a” svoltosi il 20 Aprile 2024, che hanno ricevuto come premio la possibilità di partecipare dal 13 al 15 Febbraio 2025 al congresso mondiale World Artificial Intelligence Cannes Festival in Francia. Ai tre studenti era stato chiesto di preparare un saggio personale dal titolo “Intelligenza Artificiale e Filosofia”, che discuteranno a Cannes con Giovanni Landi, Vice Presidente dell’Istituto EuropIA. Il Rettore Canfora ha sottolineato: “E’ un ‘esperienza cresciuta nel tempo. Siamo felici che si prosegua in sinergia. Si deve remare nella stessa direzione. La conoscenza nell’era dell’intelligenza artificiale è fondamentale. Non si devono più raccogliere le informazioni ma darle un senso. L’intelligenza artificiale sta mettendo in discussioni quelli che sono i pilastri nel nostro modo di vivere”.
Per l’ideatrice D’Aronzo il Festival ormai è diventato molto richiesto e accettato anche nei paesi fuori dalla Campania: “Abbiamo richieste anche da Foggia. Si è allargata molto la rassegna”. Saranno infatti 20 gli Istituti secondari presenti: numeri gratificanti come lo scorso anno ha sottolineato la D’Aronzo: “C’è necessità di parlare di filosofia. C’è necessità di discutere sui temi di oggi. Noi cerchiamo di puntare l’attenzione sui bisogni quotidiani. Le ansie le paure le incertezze che attanagliano l’uomo nella società che oggi è proiettata verso l’intelligenza artificiale. Sembra che la conoscenza possa avvenire solo con l’intelligenza artificiale sembra che l’uomo abbia perso la sua identità. Noi punteremo come l’uomo può conservare la sua identità il suo sapere che non possa essere annullato da una macchina”. Infine l’ideatrice ha sottolineato: “Occorre saper scegliere quelle che sono le fonti della nostra conoscenza. Avere spirito critico e non un sapere standardizzato”.