Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa, contenente alcune considerazioni sulla Festa della Liberazione, a firma di Francesco Zoino, segretario cittadino Pd Benevento.
“L’anniversario della Liberazione, quest’anno più di quelli trascorsi, ci dice come lo spirito della Resistenza, quel complesso intreccio di ardore morale, coraggio, determinazione, aspirazione alla libertà e senso di giustizia, non ha mai cessato di esistere, al contrario, esso reclama oggi una nuova vita, che sia capace di metterlo al centro del presente, attraversato dai peggiori lasciti dei nemici combattuti e vinti nel ’45.
Intolleranza, odio, diseguaglianze, razzismo, discriminazioni, restrizioni sempre più pervicaci della libertà, feriscono ogni giorno la nostra giovane democrazia, quel solido edificio costruito con il sangue dei partigiani, che negli anni si è dimostrato, invece, estremamente e fatalmente fragile, se a sostenerlo non c’è lo spirito che animava i padri costituenti, diretta eredità della Resistenza. Eppure, qualcuno perso in un intenso quanto colpevole oblio, finge di dimenticare. I valori patriottici che hanno saputo ispirare l’azione dei nostri partigiani sono oggi difesi, a costo della vita, dal popolo ucraino brutalmente aggredito.
La distanza da quell’epoca straordinaria, con l’inaccettabile invasione di Putin a danno della popolazione ucraina, si è ridotta in un batter d’occhio. Ecco perché celebrare la Liberazione, oggi più di ieri, è un atto politico di particolare significato ! Non si tratta di allestire pompose messinscene che esaltino a vanvera i principi democratici, bensì di chiarire da che parte stare.
Se ricordiamo da dove viene la nostra Storia, se rammentiamo qual è il peso di una democrazia autentica, se intendiamo rievocare il clima di giustizia e di libertà da cui è scaturita la Repubblica Italiana, ebbene, non possiamo che schierarci, nel nome della “Pace”, senza infingimento alcuno, dalla parte di chi lotta per la propria libertà, per la propria sovranità, a difesa dell’Europa !
Colpevole chi si gira dall’altra parte! Nel nome di quel 25 aprile tutti siano chiamati oggi a ricercare la pace attraverso la difesa della libertà conquistata”.