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Foiano di Val Fortore (Bn) – Parte ufficialmente da Baselice, il viaggio della 40ª edizione della Festa dell’Emigrante “Rotte che si incontrano” finanziato dal POC Campania – programma operativo complementare 2014-2020 – linea strategica rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura avviso pubblico programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico, ed enogastronomico di portata nazionale ed internazionale e che vede il partenariato dei comuni di Baselice, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Reino con capofila Foiano di Val Fortore.  Ore 16,00 di un rovente 2 luglio e un incontro con Federico Iadarola nella location classificata dal 2011, come “Meraviglia d’Italia”, ovvero il Palazzo Lembo in Baselice. Il sindaco Lucio Ferella e gli assessori Samantha Canonico e Michele Del Vecchio, fanno gli onori di casa. Dai noti giardini pensili, dove ci si intrattiene per un‘intervista e brevi convenevoli, si passa poi all’interno, sotto volte restaurate e conservative,  quasi offese dal buio imposto dalla presentazione, ma che fecondano gli occhi, rimando alle pennellate della Reggia di Caserta e che raccontano scene di vita e DNA di storia,  luoghi e genti. Delegando, con cognizione, il sindaco non avvezzo ai titoli, ma fattivo nell’operativita’, all’assessore Michele Del Vecchio che spiega l’importanza della progettualità, non a caso,  Baselice è stato destinatario di altri finanziamenti POC Campania, un modo per fare squadra con territori attigui e accomunati dagli stessi problemi di promozione a livello nazionale e internazionale. Il POC Campania è una grossa “opportunità di circuito” che Baselice,  persegue anteponendo lavoro e tradizioni millenarie. Camera oscura e pellicole violate, figlie di scatti e idea, è forse questa la fotografia?. Lo chiediamo al fotografo, protagonista di questa mostra in quattro tappe: 2 e 3, 9 e 10 luglio.  La sommatoria di tante vite, ma come mezzo di scrittura del territorio, scritto dalle anime che lo abitano. Federico Iadarola nasce A Mirabella Eclano (AV) e nella presentazione a Palazzo Lembo porta “Come crisalide” un catalogo “a specchio” alternato da foto-versi, come didascalia la poetica di Rosaria Di Sisto, che racchiudono in poche, ma profonde immagini in bianco e nero, i sentimenti sovrapposti delle restrizioni imposte. Foto, pensieri onirici e sentimenti della mente al tempo della pandemia. Baselice saprà essere nutrimento colorato, per le pellicole sul posto di Iadarola,  pellicole che ritraggono la realtà di pupille che vogliono autenticità,  attraverso centenari simboli, segni, culto, in un workshop “paesaggi interiori” che condurrà i partecipanti in un disegno fotografico, interpretazione di una visione che non è sguardo.  La Campania è anche questo, bisogna ricordarlo al mondo-destinazione “ignaro” e “povero” di storia. Bisogna imbustarlo e inviare come lettera, illibato,  ai tanti emigranti che avvertono  il risucchio genetico, ma che per vari motivi non hanno potuto toccare, godere e che grazie a questa volontà, possono tornare ai luoghi dell’anima.