Benevento – Doveva essere una giornata indimenticabile e alla fine lo è stata nel vero senso della parola. Un pieno d’affetto nei confronti della Forza e Coraggio che ha festeggiato, al Mellusi, un traguardo notevole: 50 anni.
Una passerella di vecchie glorie, giocatori che hanno mosso i primi passi nella “squadra di parrocchia” voluta da Don Domenico Miraglia e da altri quattro soci che si sono prodigati per mettere in piedi una macchina sportiva che potesse regalare un’opportunità ai ragazzi di Piazza San Donato. Con loro altri atleti, quelli che nel corso del tempo sono entrati di diritto nella storia grazie alla gestione di Massimo Taddeo, gestione di splendore sportivo, grandi nomi e risultati incredibili.
Da Gerardo Lauro a Maurizio Ricciolino passando per Peppe Mallardo e Nando Salvati e fino a Marco Candrina, Fiscariello, Gigi Magliulo e Carmine Caruso. Questi per citarne solo alcuni, ma la lista era veramente lunga. In fondo 50 anni sono tanti per una società che ha saputo riscrivere il calcio dilettantistico in una chiave che si avvicina quasi al professionismo.
Pomeriggio iniziato tra racconti e premiazioni, targhe per il presidente Cosimo Falda e per i familiari degli altri soci: Don Domenico Miraglia, Aldo Tinessa, Vincenzo Zollo e Lello Franzese. Maglia celebrativa consegnata dal Benevento Calcio e targa da parte del presidente Zigarelli, presente al Mellusi. Tanti racconti, aneddoti, qualche lacrima, commozione forte, ma, più di ogni altra cosa, la voglia di esserci. Sarebbe stato bello se ci fosse stata anche la presenza di pubblico che potesse rendere merito e onore a quella che, da sempre è stata definita la seconda squadra di Benevento. Ma, si sa, la Forza e Coraggio si è sempre appoggiata su se stessa fatta eccezione per qualche curioso del calcio di provincia.
Onori di casa fatti, ovviamente, dalla nuova società, quella chiamata a riportare la squadra beneventana lì dove merita. Il presidente Viglione e l’AD Massimo Taddeo, premiati e premianti, hanno vissuto una giornata intensa ma, attorno, hanno visto anche tanti amici, compagni di viaggio, colleghi e, futuri calciatori della Forza e Coraggio.
Eh sì, perchè questa è stata anche la giornata di chi doveva rendere merito alla società che lo ha reso grande e voleva chiudere la sua carriera con la stessa maglia. E’ stato il giorno dell’annuncio del ritorno di Wagner Amabile in maglia giallorossa. Il centrocampista è tornato con la Forza e Coraggio e sarà a disposizione di mister Papa per la prossima stagione. Un ritorno importante, a dispetto dell’anagrafe, perchè Amabile può e deve rappresentare l’anello di congiunzione con chiunque vestirà una maglia che lui indossa come una seconda pelle. Giocatore di spessore, grande temperamento e peso all’interno dello spogliatoio. Proprio lì dove si vincono o perdono i campionati. Il compito più difficile per Amabile sarà proprio questo: accogliere i nuovi, fargli capire cosa significa essere la Forza e Coraggio e guidarli dando l’esempio. Un ritorno pesante, un matrimonio infinito (nonostante altre esperienze) con la speranza che la chiusura di carriera sia all’insegna del successo.