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“Abbiamo seguito con molta attenzione l’intervento dell’Assessore Regionale all’istruzione Lucia Fortini, sperando che emergesse un barlume di verità sul dimensionamento scolastico. Purtroppo, prendiamo atto che così non è stato. Ancora una volta, assistiamo ad una versione ad usum delphini del problema che (nel tentativo demagogico di coprire mancanze e responsabilità riconducibili proprio all’inerzia della Regione Campania) viene prontamente, seccamente smentita dai veri cultori ed attori del mondo scolastico”.

E lo fa con dovizia di particolari il Capo del Sindacato Presidi ANP Prof. Antonello Giannelli. Cosa dichiara il Preside? Riportiamo fedelmente il passaggio: “Non sono tagli è un ridimensionamento dovuto al calo demografico e che tiene conto delle particolarità geografiche delle diverse regioni. Perdiamo 100 mila studenti all’anno, le scuole vanno riorganizzate. Quindi non tagli del personale ma accorpamento degli istituti più piccoli”.

Ma al di là della chiarezza e della straordinaria obiettività dell’illustre professore, ci sia consentito di porre alcune semplici domande all’Assessore Fortini: cosa c’entra l’autonomia differenziata col dimensionamento scolastico? Non è forse vero, come purtroppo è vero, che la disciplina in materia era prevista è dettata dal PNRR ( missione 4-C1-riforma 1.3 – riorganizzazione del sistema scolastico ) sottoscritto dal Governo Draghi? E chi ha votato quella misura?

Il PD e tutti gli altri partiti, ad eccezione di FdI. “Quindi, gentilissima Assessore Fortini, nessuna implicazione del Governo Meloni. Se non quella di dar seguito a quanto stabilito in sede europea e dal Governo Draghi col voto a favore del suo partito. Ci spieghi cortesemente, come mai soltanto oggi la Regione Campania, si accorge di questo problema? Non è forse vero, come purtroppo è vero, che era compito prioritario dell’istituzione regionale procedere al dimensionamento ? Perché non lo ha fatto e soltanto oggi lo solleva in maniera strumentale? A questo punto, ci permetta con la massima franchezza di respingere al mittente certe accuse infondate e malevoli. Tuttavia, FdI è pronta a cogliere il suo invito a collaborare e a dare il proprio contributo di idee e di professionalità, ribadendo quanto già dichiarato col nostro precedente comunicato. A condizione, però, che la sinistra si liberi di certi refusi ideologici che la inducono a bugie che inevitabilmente hanno le gambe corte”.