Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Coordinamento provinciale FdI Sannio.
“Il Coordinamento provinciale Fratelli d’Italia Sannio, con riferimento alla legge finanziaria per l’anno 2023 che reca disposizioni relative al cd. “dimensionamento” delle scuole a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, stigmatizza la strumentalizzazione in atto da parte della sinistra che sembra ignorare che la disciplina in materia era prevista ed è dettata dal PNRR (missione 4-C1-riforma1.3-riorganizzazione del sistema scolastico) sottoscritto dal governo Draghi, che vedeva FdI come unica forza di opposizione.
Nel merito poi di quanto previsto dalla legge finanziaria n.197/2023 si fa presente che i criteri per la determinazione del contingente organico dei DS e dei DSGA e la sua distribuzione tra le Regioni e le Province saranno sì definiti con decreto del Min. dell’Istruzione e del merito, ma previo accordo in sede di Conferenza unificata Stato Regioni. Soltanto in caso di mancata adozione del decreto di cui sopra entro il 31 maggio il contingente organico dei DS e dei DSGA e la sua distribuzione tra le Regioni sarà definito con decreto del Min. Istruzione, di concerto con il MEF entro il 30 giugno sulla base di un coefficiente indicato dal decreto medesimo, che sarà determinato in base al parametro della popolazione scolastica regionale.
Le Regioni hanno dunque la possibilità e tutto l’interesse a concorrere alla elaborazione dei criteri guida per il dimensionamento, anche considerando che saranno esse stesse a provvedere autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno.
L’art. 19 comma 5-quinquies della legge n.111/2011, come modificato e integrato dalla legge finanziaria 2023, prevede espressamente che il parametro relativo al numero degli alunni iscritti nelle singole scuole è integrato dal parametro della densità degli abitanti per chilometro quadrato e ciò a salvaguardia delle aree interne e/o disagiate.
E’, quindi, chiaro a tutti – purché non in malafede – che si interverrà solo sulle dirigenze e non sulle strutture fisiche, ovvero che la norma non prevede chiusure di plessi scolastici, ma esclusivamente la razionalizzazione delle autonomie scolastiche e della dirigenza sui diversi territori.
Razionalizzazione che andrà anche a ridurre, se non eliminare, l’abuso della misura della reggenza, vera iattura per le scuole a prescindere dall’impegno e dalla qualità delle gestioni dirigenziali.
Reggenze che negli anni si sono moltiplicate per la scelta scellerata della Regione Campania e per il poco coraggio della Provincia di Benevento di non procedere ad alcuna vera “studiata” razionalizzazione delle scuole.
La procedura di dimensionamento dovrebbe, infine, articolarsi nelle fasi seguenti:
a) il Decreto Ministeriale stabilisce il numero delle autonomie scolastiche (con DS e DSGA) di ogni regione;
b) le Regioni in coerenza dovrebbero determinare il numero delle autonomie scolastiche (con DS e DSGA) di ogni Provincia sulla base di identici parametri prevedendo forme di compensazione tra aree interne – a bassa densità abitativa, complessità orografica e criticità del trasporto e/o della mobilità – e aree urbane ad alta intensità abitativa;
c) le Province nel loro piano di dimensionamento potranno accorpare le scuole nel limite massimo di autonomie assegnate eliminando le scuole a reggenza e assegnando l’autonomia (con DS e DSGA) a scuole di 400 alunni in aree interne gravemente svantaggiate compensando con autonomie nei centri urbani di 1.500 alunni, mantenendo una media di 950 alunni per ogni scuola autonoma.
Tutto il resto è strumentalizzazione politica che rischia di produrre – anzi di aggiungere -, oltre a quelli già fatti, ulteriori gravi danni alla scuola campana e nello specifico beneventana.
L’interesse dalla nostra comunità, che FdI è impegnato a garantire, è quello di avere finalmente scuole tutte dotate di autonomia, capaci di progettare a medio/lungo periodo, gestite da dirigenti e uffici di segreteria stabili e funzionali.
Quindi, per concludere, se la Provincia e la Regione faranno bene la loro parte nella procedura di redazione del piano di ridimensionamento scolastico, nella nostra provincia, al netto delle reggenze, non si dovrebbe perdere alcuna dirigenza. Noi, come Fratelli d’Italia, siamo disponibili ad ogni forma di collaborazione per salvaguardare le dirigenze attuali”.