Benevento- “Che il 2023 possa segnare la svolta per l’ex Cementificio Ciotta”. E’ stato questo l’auspicio per l’anno nuovo espresso dal referente sannita di ‘Libera’ Michele Martino nel corso di un brindisi organizzato all’esterno dell’immobile sequestrato da anni per un provvedimento dell’Antimafia e che da tempo attende di essere riconvertito per scopi sociali.
“Libera” è da sempre in prima linea su questa vicenda ed oggi ha voluto rimarcare, da un lato, che fosse trascorso ancora un altro anno senza che la cittadinanza abbia potuto riappropriarsi di un immobile sequestrato, ma dall’altro, che proprio nei giorni scorsi il Prefetto di Benevento abbia annunciato l’avvenuto finanziamento di 2,5 milioni di euro per far si che l’ex cementificio si trasformi finalmente in un incubatore d’impresa per ospitare nuove iniziative produttive.
Intanto resta in piedi il problema di una parte del complesso edilizio per il quale erano anche iniziati lavori di ristrutturazione al fine di consentire che nello stesso si insediassero associazioni di volontariato e di protezione civile, ma che ancora oggi non vedono la conclusione dopo episodi di vandalismo che ne avevano segnato lo stop. Insomma, il traguardo di una lotta antica resta ancora da conseguire, ma, come ha detto Martino, forse per questo 2023 si dovrebbe vedere almeno un momento di svolta contando sul finanziamento statale.
Alla presenza del segretario provinciale Cisl Luciano Valle e di Don Terenzio Pastore missionario e provinciale della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Cristo, Michele Martino ha sottolineato: “Anche se non utilizzato, la struttura deve diventare un bene comune, un luogo di incontro dove tessere le relazioni. Il finanziamento già c’è stato, i lavori dovevano essere già stati ultimati”.
Quindi ha concluso: “Questo luogo possa essere un cementificio di speranza per tutti quei giovani che hanno diritto di restare su questo territorio. Questo bene da confiscato diventi bene comune”.