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Scrive Pasquale Basile, vicesegretario del Pd Benevento:

“Il Comune di Benevento in questi anni si è distinto per un’azione meticolosa di controllo sulla gestione degli immobili comunali con finalità sociale e culturale al fine di affermare una disciplina che prevedesse procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione degli stessi nonchè il pagamento dei costi di affitto e di gestione.

Una procedura che ha messo in difficoltà le tante associazioni presenti sul territorio che molto spesso non hanno sostenuto più i gravosi costi di gestione e sono state costrette a lasciare gli immobili o peggio terminare le proprie attività. La stessa azione meticolosa ha determinato la presa in possesso dell’ex pattinodromo meglio noto come Csa Depistaggio.

La delibera di indirizzo n.103 del 20 Maggio 2022 stabilisce:

– che l’impianto sportivo di Rugby Alfredo dell’Oste di Via Carlo D’orso sia temporaneamente in possesso della Società U.S.Rugby Benevento ASD che ne assicura la custodia, la manutenzione,la funzionalità a fini sportivi;

– di formulare atto di indirizzo al Dirigente dell’Ufficio Sport affinché avvii la procedura di evidenza pubblica per l’ affidamento in concessione dell’impianto sportivo comunale denominato “Impianto sportivo di Rugby AlfredoDell’Oste ex Pacevecchia”;

– di valutare la possibilità di concedere l’affidamento temporaneo della struttura, nelle more del perfezionamento della procedura di evidenza pubblica, alla Società U.S.Rugby Benevento A.S.D.per la concessione d’uso dell’impianto sportivo comunale denominato “AlfredoDell’Oste”;

– di demandare al Dirigente del Servizio Patrimonio tutto quanto attiene all’atto di
ricognizione del debito e le modalità di estinzione della morosità maturata dalla U.S. Rugby Benevento A.S.D. nonché l’applicazione del canone concessorio dacomunicare all’U.O. Sport;

Risulta però che la stessa struttura viene gestita in maniera periodica a partire dal giorno 25 Aprile 2022, data antecedente alla delibera n. 103 del 20 Maggio, senza una procedura di evidenza pubblica ed in barba ad ogni principio di trasparenza, da soggetti terzi per lo svolgimento di attività di natura ludico ricreativa e non propriamente sportiva.

Nella fattispecie viene gestito il piazzale del secondo ingresso della struttura, parte degli spalti e i servizi igienici in maniera periodica per lo svolgimento di attività senza alcuna finalità sportiva o sociale ovvero feste e concerti con l’aggiunta di attività di somministrazione di cibi e bevande e addirittura allestimento temporaneo di spazi per la realizzazione di tatuaggi. Eventi non organizzati e realizzati dall’U.S. Rugby Benevento ASD bensì da altre tipologie di associazioni.

Se il Comune di Benevento, in attesa dell’espletamento del bando di evidenza pubblica per l’assegnazione della struttura, ha affidato in via temporanea la custodia della struttura alla società U.S. Rugby Benevento ASD per la realizzazione di manifestazioni sportive, in base a quale procedura la stessa struttura viene gestita in maniera periodica da altre associazioni per la realizzazione di feste e concerti?

Esiste una ulteriore concessione temporanea di quella struttura di cui non abbiamo conoscenza ad altre tipologie di associazioni?
Oppure l’Associazione U.S. Rugby Benevento ASD, che figura in possesso temporaneo della struttura, ha affidato a terzi la gestione di eventi di altra natura?

È stato corrisposto il canone per l’occupazione temporanea, per i costi di gestione e per l’occupazione del suolo pubblico di svariate centinaia di metri quadrati durante questi eventi?

Il Comune ha avuto accesso alle dichiarazioni di inizio attività temporanea per la somministrazione di cibi e bevande con relativa autorizzazione dell’Asl durante gli eventi in oggetto di discussione?

Sono stati effettuati i dovuti accertamenti sanitari prima dello svolgimento di ogni evento, la cui prima data risale al 25 Aprile, periodo durante il quale non esisteva alcun soggetto giuridico che la gestisse formalmente?

Nessuna ostilità nei confronti di chi svolge e attua socialità ma è giusto stabilire che le regole e i principi di trasparenza valgono per tutti altrimenti si finisce per favorire fenomeni di concorrenza sleale nei confronti di tante attività commerciali e tante realtà sociali che sono costrette a pagare tasse ed autorizzazioni per ogni minima attività svolta.

È necessario stabilire se a Benevento esiste una condotta trasparente valida per tutti e se le regole vengono applicate e fatte osservare solo per alcuni mentre restano dubbie per altri”.