“All’Europa chiediamo di cambiare rotta: gli agricoltori non sono un problema delle aree rurali ma una opportunità. E’questo il punto di partenza, è l’agricoltura che protegge e valorizza i territori”. Così Raffaele Amore, presidente Cia Campania, a Napoli a margine dell’appuntamento organizzato sul ‘Il piano strategico per l’Agricoltura’ per fare il punto sulle elezioni europee.
Alla presenza di Francesco Todisco (PD), Barbara Preziosi (Azione), Ines Fruncillo (Fdi) e con la partecipazione di Sandra Mastella e Nicola Caputo di Stati Uniti d’Europa, si sono approfonditi diversi temi.
“Bisogna superare l’impostazione europea che vede, troppo spesso, l’agricoltore come un problema e non come presidio del territorio e costruttore di futuro. Faremo -ha spiegato Amore – questa battaglia e quella per le aree interne, del sud, della Campania. Abbiamo il dovere di partire dalle aree interne per assicurare un futuro ai nostri giovani, per determinare le condizioni per animarle. Se mancano i servizi, se è scarsa la risposta sanitaria e la vivibilità nessuno resta e muoiono zone strategiche per lo sviluppo del Paese”.
Nel corso dell’incontro presentati i dieci punti che, è l’auspicio della Cia, saranno al centro dell’agenda politica di Bruxelles.
“In quest’ottica, il Manifesto di Cia affronta – ha spiegato Amore – tutte le questioni più urgenti. Dal valore lungo la filiera, passando per lo Sviluppo delle aree rurali e fino ad arrivare alla Tutela del suolo. Centrali poi i temi della gestione dell’acqua, di regole comuni sul commercio, per tutelare il prodotto italiano ed europeo ed evitare la concorrenza sleale di Paesi terzi, di un bilancio Ue adeguato per affrontare le questioni ambientali”.
Per Amore centrale dovrà essere “il tema della innovazione, della formazione, del sostegno al ricambio generazionale per sostenere l’ingresso e la permanenza dei giovani nel settore, favorendo sia l’accesso al credito che l’accesso alla terra”.