La prima prova dell’esame di maturità 2024 è andata in archivio da qualche ora e la mente degli studenti è già proiettata alla seconda. Seppur probabilmente con meno pathos, anche questa sarà una “notte prima degli esami”, esattamente come quella che hanno vissuto anni addietro esponenti politici, sportivi e del mondo dello spettacolo del Sannio che hanno raccontato la loro esperienza:
“Correva l’anno 1983. Tante ansie per fortuna concentrate la mattina dell’esame. Solidarietà tra tutti i quelli della classe, tentativi e sistemi studiati nei giorni precedenti affinché i più bravi potessero dare una mano agli altri. Voto buono, nella media. Fin da ragazzo e durante gli studi liceali (liceo classico A. Lombardi di Airola) ho sempre avuto le idee chiare: dopo il diploma iscrivermi a giurisprudenza per poi nella vita fare l’avvocato (cosa che ho fatto nei primi anni dopo la laurea) e se ne avessi avuto la possibilità tentare di partecipare al concorso per diventare segretario comunale, cosa che poi ho fatto dal 1995 fino alla elezione a Senatore del settembre 2022. Vacanza estiva dopo la maturità dieci giorni con alcuni compagni di classe in val d’Aosta sul monte Bianco”, questo il ricordo Mimmo Matera, senatore di Fdi.
Anche Renato Giordano, autore, attore, regista e direttore artistico di ‘Benevento Città Spettacolo’, torna con piacere con la mente a quei giorni della Maturità: “Conservo un meraviglioso ricordo di quegli anni che considero tra i più belli. Per la prima prova dell’esame di Stato scelsi il tema su Pirandello. Nonostante frequentassi l’istituto tecnico commerciale (poi mi sono reso conto che sarei stato più portato per il liceo classico) ho gradualmente sviluppato un forte interesse per le materie letterarie a partire dal terzo anno. Il rapporto che ho instaurato con la professoressa Barone è stato determinante: grazie a lei ho iniziato ad apprezzare poeti e scrittori, in particolare Pirandello che è ancora oggi un autore a cui tengo molto. Dopo aver superato l’esame, anziché andare in vacanza, mi sono preparato per il provino alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman a Firenze. Ho ricevuto supporto e insegnamenti da Antonio Pierfederici, un grande attore che era uno dei nostri docenti al Laboratorio Teatrale Maloeis. In estate andavo a casa sua a Roma col treno, le nostre sessioni di preparazione in vista del provino sono state preziose. Così sono stato preso subito e non ho avuto vacanze dopo la Maturità. Peró per me la preparazione al lavoro è stata un’esperienza appagante. Ho sempre considerato la mia carriera come una fonte di divertimento, poiché ho avuto la fortuna di fare ciò che più amo. Guardando indietro a quel giorno… ricordo la forte emozione ma allo stesso tempo riconosco che, sebbene si tratti di un momento importante, è solo una tappa che ti porta da studente a disoccupato perché dopo devi trovare una occupazione” sorride. “Fortunatamente io ho avuto la possibilità di perseguire il mio sogno e trasformarlo in realtà. Auguro a tutti i giovani di scoprire e coltivare una passione, poiché le passioni sono in grado di cambiare la vita. Nel mio caso il teatro mi ha fatto diventare ciò che sono oggi, mi donato fiducia in me stesso, mi ha liberato dall’insicurezza e mi ha permesso di crescere sia professionalmente che personalmente”.
Più movimentata, invece, la Maturità vissuta da Antonio Frascadore, direttore artistico e fondatore del BCT, il Festival del Cinema e della Televisione: “La sera prima dell’esame ho studiato per tutta la notte senza dormire, ho bevuto due intere macchinette di caffè e ho fumato un pacchetto completo di Marlboro. Frequentavo il liceo classico Tito Livio di Solopaca e ricordo di aver sostenuto l’esame orale il giorno successivo al mio compleanno, quindi ho trascorso l’intera giornata tra i libri. Non ero particolarmente ansioso, ma determinato ad essere preparato. L’esame infatti è andato bene, avevo acquisito padronanza negli argomenti trattati… ricordo che mi fecero domande su Leopardi e Manzoni. Fin dai tempi del liceo mi è sempre piaciuto scrivere, infatti i miei temi erano ben strutturati. Nonostante questo, il giornalismo sembrava un obiettivo lontano… così poi ho conseguito la laurea in giurisprudenza, sebbene la ritenessi inutile. Non ho mai avuto intenzione di diventare avvocato o magistrato.
Dopo l’esame ho festeggiato a casa di amici a Napoli, a piazza San Domenico, e successivamente siamo andati a ballare in un locale. Quella sera mi sono ubriacato con il vino rosso e da allora non l’ho più bevuto, così come per il caffè. Ai giovani di oggi consiglio di vivere con serenità questa fase della loro vita e di affrontare tutto passo dopo passo. Quelle che sembrano difficoltà insormontabili a 18/19 anni, con il tempo diventano quasi insignificanti di fronte alle vere sfide che la vita ci pone davanti. E quindi penso a quanto sarebbe stato meraviglioso a quell’età avere la maturità di oggi”.
Un incrocio tremendo, due appuntamenti indifferibili da portare a termine in una calda estate di qualche anno fa. La Maturità di Stefania Pirozzi, nuotatrice sannita, è stata vissuta tra ansie, paure e speranze. Sia dal punto di vista scolastico che sportivo. “Ho un ricordo abbastanza particolare del mio esame di maturità perché si è andato a incastrare con gli ultimi appuntamenti della stagione sportiva che avrebbero potuto garantirmi il pass per il sogno, le Olimpiadi di Londra. Ricordo di aver sostenuto la prima e la seconda prova e poi di essermi allontanata perché c’era il Trofeo ‘Sette Colli’, la mia ultima spiaggia per cercare di qualificarmi in nell’edizione londinese. Ho un ricordo bello all’interno di un periodo pieno di appuntamenti e cose da fare. Il post maturità? Non mi sono regalata una vacanza. Per c’erano le Olimpiade da affrontare e quello è stato il mio regalo. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti i maturandi”.
Il Presidente della Provincia e appena rieletto sindaco di Faicchio, Nino Lombardi, ha raccontato la sua esperienza di quei giorni di molti anni or sono (circa 50), che si concluse con il Diploma di Maturità di Ragioniere con il punteggio lusinghiero di 56/60.
“Ho un ricordo sicuramente positivo. Io e gli altri ragazzi avevamo aspettative alte, volevamo emergere ed essere autonomi.
Oggi è un contesto diverso rispetto al passato. Non andai in vacanza subito dopo gli esami. Non era solito festeggiare in questa maniera nelle aree rurali: diciamo così si conservava una certa tradizione sottotraccia anche se ovviamente l’evento era importante”.
A rivivere il suo esame di Stato è anche Gennaro Varrella, una vera e propria icona dell’atletica e del podismo sannita, capace di aggiudicarsi un numero impressionante di gare su strada a livello regionale e nazionale. Ora si ‘diverte’ soprattutto a fare lo speaker delle corse podistiche e per qualche minuto la sua mente è tornata alla ‘Notte prima degli esami’: “Era il lontano 1992 e l’estate era appena iniziata ma a differenza degli altri anni ero ancora alle prese con la scuola perché c’era da superare l’esame di stato! Frequentavo l’Istituto tecnico per geometri di Cerreto Sannita e praticavo l’atletica presso il campo Coni di Benevento, dove cercavo di combattere le ansie e le paure per la prova finale. Fortunatamente i giorni dell’esame furono ‘tranquilli’ perché la commissione fu molto comprensiva e non troppo severa. Il grande ostacolo fu superato e ricordo che il pomeriggio, per scaricare lo stress, feci un giro di corsa da San Lorenzo Maggiore (mio paese di origine) verso San Lupo, Pontelandolfo e ritorno. Il fine settimana successivo, poi, andai a Bressanone per i Campionati Italiani e decisi di rimanere qualche giorno in più per svagarmi. A settembre mi iscrissi alla facoltà di giurisprudenza a Benevento, ma poi lasciai per impegni lavorativi. Oggi ho un bel ricordo del periodo della maturità condiviso con gli amici di allora. In bocca a lupo a tutti i maturandi e state tranquilli, andrà al meglio”.
Fu un grande lavoro di squadra la Maturità di Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, nonché sindaco di Puglianello. Frequentò il Liceo Scientifico di Telese Terme, più precisamente la VD, denominata la “classe di ferro”: “Della mia maturità conservo e conserverò per sempre un ricordo meraviglioso. La mia classe era composta da un gruppo molto affiatato di amici fraterni, persone che si contraddistinguevano attraverso la sinergia, la solidarietà e la sensibilità. Ci aiutavamo l’un con l’altro, rispetto ai problemi di quell’età, anche alle problematiche scolastiche, o alle materie ove magari qualcuno riscontrava fragilità in vista delle interrogazioni o compiti in classe. L’appuntamento con l’esame di stato fu agevolato dalle qualità umane del gruppo. – continua – Avevamo un rapporto affiatato che ridimensionava le ansie e le premure che fisiologicamente comunque si sono in virtù dell’esame. Eravamo tutti sicuri nell’affrontare quella prova, facemmo un grande lavoro di squadra, ci preparammo tutti insieme, a casa mia o altrove. Praticamente i più bravi preparavano coloro i quali in alcune materie avevano delle difficoltà. L’estate post maturità – conclude – l’ho vissuta continuando a frequentare ed incontrare gli amici di classe immaginando anche di concentrarmi per quello che era il mio nuovo corso. Il mio percorso universitario, che scelsi di fare a Benevento, e quindi che mi doveva aprire ad un nuovo avvenire. Fu un’estate molto tranquilla, molto serena, sono stato sempre legato alla mia comunità quindi vivevo molto già all’epoca le attività politiche della mia comunità e del comprensorio quindi fu un’estate fatta di distrazione rispetto alle passioni tra cui la politica”.
A distanza di tanto tempo, è ancora forte l’emozione nel raccontare della sua Maturità per l’attuale Campionessa Europea Paralimpica di scherma (spada) Rossana Pasquino: “Ho molti ricordi di quell’esperienza – dice – anche se sono passati 24 anni. Quasi una vita. Ricordo quanto ho studiato, quanto ho sofferto, la felicità di chiudere questo capitolo e di iniziarne un altro. Le feste a cui non sono potuta andare perché bisognava studiare. Ricordo la classe, tutto l’elenco. E’ un periodo che sancisce la fine di una parte importante della nostra vita e ritorna sempre nei nostri pensieri. Fui una delle ultime a fare gli orali e ricordo il grande caldo. Fu una storia infinita. Gli amici del liceo sono ancora quelli con i quali mi frequento ora. E’ un momento importante di chiusura di un capitolo ma anche di un periodo della vita perché amici così importanti non ne ho trovati più”.
Anno 2006, quello del diploma di Teo Caporaso, marciatore sannita e della Nazionale, pieno di impegni, tra studio allenamenti e Mondiali. “Ricordo quell’anno come pieno di ansie. Avevo cominciato da poco con l’atletica e pochi giorni prima dell’esame avevo vinto il primo titolo italiano junior. In più dopo l’esame avrei avuto la 10km, la prima per la Nazionale. Un periodo fatto di allenamenti e giornate di studio con gli amici, un gruppo stretto col quale ho preparato terza prova e orale. In più nel 2006 c’erano i Mondiali e l’Italia collezionava vittorie su vittorie e questo mi teneva incollato alla televisione. E’ stata un’estate intensa ma piena di soddisfazioni. L’ultima, la patente il giorno prima dell’orale. Un periodo che ricordo con grande piacere”.
Liberazione, ansia, felicità e paura: tutte sensazioni che hanno accompagnato il percorso scolastico, e sportivo, di Francesca Boscarelli, stella sannita della scherma. “Ricordo l’esame come una liberazione. Aveva un’idea di partenza volevo fare scherma ma volevo fare anche l’Università. Ho pensato a scienze motorie e poi alla scuola per il design e alla fine ho scelto Sociologia e devo dire che è stato un percorso che mi ha fatto scoprire tante cose e mi è piaciuto. Ma avevo un piano ed era quello di trovare una palestra di scherma dove potermi allenare ad alto livello. L’esame di maturità mi creava ansia ma la scuola dovevo coltivarla bene e senza avere debiti. Era un dovere. Devo confessare che erano poche le materie che mi piacevano. Amavo l’italiano grazie alla prof. Orlando che stava al Liceo Scientifico. E’ stato il mio trampolino di lancio perchè attorno al mio piano A, ho costruito tutti gli altri obiettivi. Cosa che pare più complicata per i ragazzi di oggi. Tornando all’esame, quel giorno ero emozionata e felice e allo stesso tempo piena di paure e ansia. Un po’ come quando salgo sulla pedana. Ma poi avevo pensato: lo hanno fatto tutti, perchè doveva andare male proprio a me?. Ce l’avrei fatta come ce l’ho fatta nelle altre cose delle mia vita”.
Leggi QUI il ricordo della maturità del sindaco Clemente Mastella.