La crisi idrica che sta investendo il Sannio ed in particolar modo la città di Benevento, è stato il tema centrale della conferenza stampa tenuta dalla segreteria provinciale della Lega. All’appuntamento, oltre al responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes del partito Luigi Barone e al segretario provinciale Luigi Bocchino, hanno preso parte anche il sindaco di Pago Veiano e vicesegretario provinciale Mauro De Ieso e il primo cittadino di Montefredane Ciro Aquino, in rappresentanza dei sindaci irpini.
Ad aprire la conferenza l’intervento di Luigi Barone che ha subito lanciato un’azione collettiva: “Avvieremo una class-action per tutelare le famiglie e i cittadini, contro le società di gestione del servizio idrico”.
E poi ancora: “Stiamo vivendo una vera e propria emergenza che sta interessando tutti i comuni sanniti, ma anche quelli avellinesi nonostante l’irpinia sia una delle maggiori fonti d’acqua nella regione. Le chiusure continue stanno creando enormi disagi nelle abitazioni ma anche alle attività commerciali e industriali, e le responsabilità sono esclusivamente della Regione e dell’Ente Idrico Campano”
Poi sulla nuova società Sannio Acque: “Attendiamo cosa dirà la Corte dei Conti e vedremo se validerà la gara a doppio getto misto pubblico-privato. E’ chiaro l’indirizzo della Regione e dell’Eic sulla società Sannio Acque. Dopo il responso ci riuniremo con la dirigenza del partito e decideremo il da farsi. Per quanto ci riguarda però, la preoccupazione maggiore, più che rispetto al modello della società, è fare chiarezza sul fabbisogno d’acqua della provincia di Benevento e soprattutto sull’approvvigionamento. Vista la crisi attuale la preoccupazione è proprio rispetto all’approvvigionamento, nel momento in cui ci staccheremo definitivamente dall’Alto Calore circa la metà dei comuni sanniti dovrà trovare nuove fonti”.
In chiusura: “Non è più possibile fare cose così campate in aria, bisogna essere seri, l’argomento è serio e riguarda le famiglie. Prima ancora del tema della società, dobbiamo essere chiari sul fabbisogno e sull’approvvigionamento. Diversamente rischiamo di creare solo un disastro futuro”.
A farle eco il segretario provinciale Luigi Bocchino, che ha chiaramente scaricato la responsabilità sul sindaco Mastella, evidenziando un lassismo della politica negli ultimi sette anni: “Dopo sette anni, il sindaco di Benevento, ci ripropone la soluzione dei pozzi a Solopaca, nonostante in questo lungo periodo nè l’amministrazione comunale, nè la regione campania si son preoccupati per risolvere la crisi idrica”.
E poi rispetto alla Gesesa: “Le reti idriche in città fanno acqua da tutte le parti, la Gesesa in questi anni non ha mai provveduto nemmeno ad un minimo investimento per l’ammodernamento della condotte, si son concentrati ad installare qualche luce colorata sui monumenti della città”.